NEWS:

Ue, Colacino (Unicusano): “Sia a doppia velocità per rilanciarla”

ROMA - "L'Unione europea non può

Pubblicato:20-03-2017 15:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:02

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp


ROMA – “L’Unione europea non può retrocedere e neanche galleggiare. Per due grandi emergenze, come quella della crisi economica e quella della immigrazione, il galleggiamento non è la soluzione”. A sostenerlo, interpellato dall’agenzia Dire, è Nicola Colacino, professore di Diritto internazionale e dell’Unione europea, all’Università Niccolò Cusano.

Il rilancio del progetto Europa, dice, “passa per il recupero dell’idea di un’Europa a doppia velocità. In questa prospettiva un gruppo ristretto di Paesi può essere il motore, il traino. E gli altri a poco a poco, se troveranno conveniente aggregarsi, vi aderiranno. Se ce la faranno”.


Per Colacino “i populismi si alimentano invece con la disunione e l’incertezza”. Oggi “siamo in una fase di stallo. Ci vuole una leadership forte che deve superare il vaglio delle elezioni. Superato lo scoglio olandese, ora c’è quello francese. In Germania invece la situazione si gioca tra due candidati europeisti”, ovvero Martin Schulz e Angela Merkel.

In generale “non bisogna sottovalutare il clima generale di carattere geopolitico: l’Europa, in quest’ultima fase, viene percepita dal mondo come una sorta di lusso, di enclave, un’idea di socialdemocrazia, di benessere, di welfare che non esiste più. Ci sono forze che in maniera indiretta disgregano ogni prospettiva” spiega il professore dell’Unicusano.

Per quanto riguarda l’Europa a due velocità, continua Colacino, “l’Italia ha tutto l’interesse a stare nel gruppo ristretto. La situazione politica italiana sconta l’immobilismo di incidere sul tessuto sociale dei Governi. Quando il popolo è stato chiamato a pronunciarsi, vuoi per antipatia politica, vuoi per diffidenza, lo ha sempre fatto verso la conservazione. Abbiamo le potenzialita per essere ai livelli di Francia e Germania ma scontiamo il male culturale della classe politica che riflette il disinteresse del popolo di fare il salto di qualità”.

Per il docente dell’Università Niccolò Cusano “l’Italia ha un grande bisogno dell’Europa”, bisogna “diffidare dei messaggi di autonomia” da parte di forze politiche, che lo farebbero “per racimolare qualche voto in più”. A proposito dei Paesi euroscettici, “nella fase dell’allargamento hanno beneficato dell’ingresso in Europa”.

Sabato nella Capitale ci saranno le celebrazioni per i 60 anni dei Trattati di Roma: “L’occasione è ghiotta”, ha detto parlando di una protesta “spontanea e comprensibile, indotta e veicolata. La protesta in sé non è sbagliata, potrebbe anche essere uno stimolo per le istituzioni che non hanno fatto molto. Il problema vero sono l’incapacita dell’euro a progredire e il Consiglio, diviso su tante prospettive“. Sul rischio incidenti Colacino si augura “che vada tutto bene. I rischi ci sono, però le nostre forze di polizia si sono dimostrate all’altezza. E poi qualcuno potrebbe snobbare l’evento per non dargli una importanza simbolica, usare la strategia dell’indifferenza”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it