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Roma, Meloni: “Posso vincere anche senza Forza Italia. Raggi? E’ di sinistra”

Un percorso accidentato quello che ha portato Giorgia Meloni alla candidatura a sindaco di Roma, ma lei vede una linearità

Pubblicato:20-03-2016 14:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:25

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Giorgia Meloni (1)

ROMA –  Un percorso accidentato quello che ha portato Giorgia Meloni alla candidatura a sindaco di Roma, ma lei vede una linearità: “Il tema è questo- spiega a ‘In mezz’ora’, intervistata da Lucia Annunziata- A Roma io voglio vincere, non ci sto a fare favori a Renzi e con Bertolaso non saremmo arrivati al ballottaggio”.

“Mi sono accorta del problema Bertolaso- spiega Meloni- soprattutto parlando con i romani perché io sono abituata a girare, fare la spesa e c’è un problema di empatia fra Bertolaso e i romani, una resistenza maggiore di quella che mi aspettavo, quindi sì ho fatto prima un errore di valutazione”. Comunque, insiste Meloni, “sono sempre stata coerente, quello che ha mosso le mie scelte è stata la voglia di vincere, e spero di poter vincere anche senza Fi“.


Giorgia Meloni torna anche sulla “tempesta in un bicchier d’acqua” scatenata quando ha detto che in caso di ballottaggio voterebbe Virginia Raggi del M5S. Ha cercato di “raddrizzare la tempesta” precisando: “Io ho detto che escludo che questo accada, non mi sento rappresentata da lei, che è di sinistra quanto Giachetti, tanto che si tratta di ex elettrice del Pd”. Insomma, “sono due esponenti di sinistra, uno in maggioranza e l’altro all’opposizione e quindi meglio quello che sta all’opposizione ma è un caso di scuola inesistente, abbiate pietà. Non sono così imbecille”. Quindi “nessun accordo, sfatiamo questa cosa, il M5S è un’altra faccia della sinistra”.

“IO FASCISTA? SE GUARDO AI FORI PENSO AI TURISTI…” – “Non ho bisogno di definirmi con un termine del secolo scorso. Quando guardo piazza Venezia invece di pensare al duce penso agli automobilisti che inorridiscono, a via dei Fori imperiali mi chiedo perché i turisti non vengono…”. Giorgia Meloni, incalzata da Lucia Annunziata a ‘In mezz’ora’, respinge con forza e dribbla la domanda se si sente fascista. “Sono nata nel 1977- dice- quindi mai stata fascista, sono stata vicepresidente della Camera, e già con Violante abbiamo pacificato, vorremmo andare avanti. Per me parla la mia storia. Io sono prima di tutto sempre e ovunque italiana”. Certo, conclude, sono “fierissima della mia storia, ma nasce nel 1977. E la tradizione storica del mio partito è la tradizione glotriosa della destra italiana”.

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