“Trovo allucinante che in uno stesso ospedale ci sia chi percepisca il triplo di chi è assunto. Sicuramente interverremo con provvedimenti legislativi”. Ha risposto così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, interpellato la settimana scorsa in merito alla carenza di medici che porta molte strutture a ricorrere all’utilizzo di medici ‘a gettone’ oppure ‘su chiamata’, nel corso della trasmissione televisiva ‘Agorà’ in onda su Rai 3. “Quello che vediamo- ha proseguito Schillaci- è il risultato di una politica che negli anni ha fatto ammettere troppi pochi studenti ai corsi di laurea in Medicina”. Secondo il ministro, dunque, oggi “paghiamo quello che è stato sbagliato nella programmazione degli ultimi 10 anni”.
“Apprezziamo l’impegno del ministro Bernini finalizzato a mettere in atto una buona programmazione del fabbisogno di medici per il Servizio sanitario nazionale”. Così il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, commenta favorevolmente le parole pronunciate dal ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico a Catania. “Abbiamo accolto con favore la costituzione al ministero del Gruppo di lavoro volto a trovare i numeri giusti per soddisfare le esigenze del nostro Servizio sanitario nazionale- ha aggiunto Anelli- Come giustamente ha ricordato il ministro Bernini, gli effetti si vedranno tra dieci-undici anni, quando le matricole di oggi saranno gli specialisti del futuro”.
Ad oggi in Italia sono circa 1.500 (di età compresa tra 0-14 anni) e 900 (tra i 15-18 anni) i bambini e gli adolescenti che ogni anno si ammalano di tumore maligno. Si stima che circa il 15% migri in una Regione diversa per curarsi, ovvero circa 300. Se n’è parlato la settimana scorsa in Senato durante il convegno ‘Un impegno per l’oncologia pediatrica- Diritti ed esigenze dei pazienti durante e dopo le cure’, organizzato in occasione della XXII Giornata mondiale contro il cancro infantile, giornata che ricorre ogni anno il 15 febbraio. L’incontro, che ha ricevuto il patrocinio del ministero della Salute, è stato promosso dalla Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica (Fiagop), in collaborazione con l’Associazione italiana ematologia oncologia pediatrica (Aieop).
Richiamate per “rischio chimico” alcune mandorle sgusciate. Lo ha fatto sapere il ministero della Salute, che ha reso noto il ritiro precauzionale di alcuni lotti per la “possibile presenza di aflatossine”, sostanze prodotte da microfunghi che hanno una tossicità a breve-medio termine e anche cronica. Il fegato è il loro bersaglio principale. Il richiamo riguarda in particolare i lotti 279/22; 280/22; 295/22 di mandorle sgusciate prodotti da ‘Almendras Lopez’ (con marchio ‘I&D Srl’) e con sede dello stabilimento a Frattamaggiore (Napoli) nelle vaschette compostabili da 200-400 grammi. L’indicazione per chi ha comprato questi prodotti, ha fatto sapere ancora il ministero, è quella di “non consumarli” e di “riportarli al punto vendita”.
“Siamo in attesa di capirne di più, ma credo si tratti di un caso più unico che raro”. Così il direttore della Clinica Neurologica dell’Università di Brescia e presidente eletto della Società italiana di Neurologia, Alessandro Padovani, commenta alla Dire la diagnosi di Alzheimer ricevuta da uno studente cinese di 19 anni. “È inaspettatamente sorprendente- ha proseguito Padovani- nessuno avrebbe mai pensato di poter avere notizie di un caso così giovane. La seconda questione che stupisce è che sembra non ci sia familiarità e non ci sia un dato genetico a sostegno di un caso tanto precoce”. La notizia, riportata dal ‘Journal of Alzheimer’s disease’ è destinata dunque a suscitare scalpore in campo clinico, poiché il ragazzo è la persona più giovane al mondo alla quale è stata diagnosticata la malattia neurodegenerativa a decorso cronico e progressivo.
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