ROMA – Una posizione geografica strategica che può far diventare l’Italia un hub energetico del Mediterraneo. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin in un’intervista a Formiche.net spiega come sta andando avanti il piano Mattei del governo: “Lo stiamo impostando con grande attenzione, per non correre il rischio di smettere la dipendenza da un Paese, la Russia, e avviarla con un solo altro. Per questo ci siamo candidati a diventare in pochi anni l’hub energetico del Mediterraneo. Siamo l’unico Paese europeo che può farlo grazie alla sua posizione geografica strategica”
Il ministro dell’Ambiente prosegue: “Possiamo ricevere gas da sud, ed è quello che il governo ha fatto negli ultimi mesi grazie ai nuovi accordi sottoscritti con Algeria e Libia; abbiamo dato la nostra disponibilità a raddoppiare il gas che arriva da est, tramite il Tap; continuiamo a ricevere gas da nord, perché non si è ancora interrotto il flusso dalla Russia; garantiremo nei prossimi mesi l’entrata in funzione del rigassificatore di Piombino e, nel 2024, di quello di Ravenna, ognuno dei quali fornirà 5 miliardi di metri cubi l’anno. Stiamo programmando la costruzione di rigassificatori fissi, sia a sud che a nord. Una strategia di diversificazione, in parte da tubo e in parte di gas liquido da rigassificare, che ci garantirà nei prossimi anni l’autonomia dell’Italia”.
“Come per il gas, anche le rinnovabili verranno prodotte soprattutto nel sud Italia, perché è lì che ci sono le condizioni più favorevoli, se ci vogliamo anche solo limitare al sole e al vento. È chiaro che, come per il gas, serve adeguare la capacità di trasporto dell’energia elettrica da sud, principale produttore, al nord, principale consumatore”. La transizione esce accelerata o rallentata dalla ricerca di nuovi fornitori e dunque dallo ‘sganciamento’ dell’Italia dalla Russia? “Accelerata senza dubbio- conclude Pichetto Fratin- Al netto della necessità, causata dalla guerra, di garantirci altri fornitori per la sicurezza energetica dell’Italia, è sempre più evidente che serve ridurre la nostra dipendenza dall’estero anche grazie alle rinnovabili, fondamentali per contribuire a contrastare i cambiamenti climatici in corso a livello globale”.
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