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Bologna dice addio a Marino Golinelli, Lepore: “Era l’uomo del futuro”. Bonaccini: “Esempio per l’Italia”

Si è spento a 101 anni, fondò l'azienda farmaceutica poi diventata la multinazionale Alfasigma

Pubblicato:20-02-2022 13:28
Ultimo aggiornamento:20-02-2022 17:12
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marino golinelli
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BOLOGNA – “Ci ha lasciato a 101 anni Marino Golinelli, l’uomo del futuro. Ci siamo conosciuti sul tetto del mondo io e Marino, al ventesimo piano di un grattacielo di Shanghai. Era il 2010, lui aveva 91 anni mentre io ne portavo appena 30. Con i suoi occhiali a goccia osservava innamorato un Morandi, orgoglio bolognese dell’Esposizione Universale”. Così il sindaco di Bologna Matteo Lepore, sulla scomparsa dell’imprenditore e mecenate Marino Golinelli.

“Che vita Marino. Durante la pandemia -prosegue il sindaco- un giorno lo andai a trovare a casa. Dopo avermi raccontato un secolo di vita, straordinaria, disse con uno sguardo entusiasta e brillante: “io credo nell’uomo, sappilo, e nella conoscenza”. Questa per lui doveva essere la missione di Bologna nel mondo, senza paure. A lui ho fatto una promessa, che se fossi diventato Sindaco mi sarei dedicato anima e cuore a questo obiettivo. A Golinelli la nostra città deve enorme gratitudine. Sostenitore del Teatro comunale e di numerose altre progettualità artistiche e culturali. L’Opificio che porta il suo nome, il sostegno alla ricerca, all’innovazione, alla formazione dei giovani in modo nuovo e diffuso. Il mondo di Marino era una porta aperta sul futuro e grazie alla sua saggezza e generosità continuerà ad esserlo. Ciao Marino. A nome del Comune di Bologna e della città esprimo le più sentite condoglianze e affetto alla moglie Paola, a tutti i familiari e a tutte le persone che lavoravano con lui”.

BONACCINI: “GOLINELLI ESEMPIO PER L’EMILIA-ROMAGNA E L’ITALIA INTERA”

“Filantropo è una parola di cui spesso si abusa, ma Marino Golinelli lo è stato veramente: una figura straordinaria, senza tempo, innamorata del futuro e profondamente convinta che lo scopo dell’essere umano sia lavorare insieme per lasciare una società migliore ai nostri figli e nipoti. È stato un esempio non solo per l’Emilia-Romagna, ma per l’Italia intera: il nostro impegno per onorarne la memoria sarà continuare a sostenerne i progetti per far in modo che possano germogliare i tantissimi semi che Marino ha piantato. Grazie per tutto quello che hai fatto, un abbraccio sincero alla moglie Paola e a tutta la famiglia, a nome mio personale, della Giunta regionale e dell’intera comunità emiliano-romagnola”. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ricorda Marino Golinelli, scomparso a Bologna a 101 anni.


IL RICORDO DEL MINISTRO FRANCESCHINI

“Piangiamo la morte di un illuminato imprenditore italiano, di un grande mecenate, filantropo e appassionato d’arte. Golinelli è stato un esempio per il nostro Paese con uno sguardo sempre rivolto alla formazione e alle giovani generazioni. La cittadella della scienza dell’opificio Golinelli resterà una pietra miliare della storia dell’industria italiana. Mi stringo al dolore dei familiari in questa dolorosa giornata”, ha commentato il ministro della Cultura, Dario Franceschini.

CHI ERA MARINO GOLINELLI

Nato a San Felice sul Panaro nel 1920 e cresciuto in una famiglia di agricoltori, nel dopoguerra fondò a Bologna la Biochimici Alfa. L’azienda farmaceutica, nata in tre stanze, è diventata oggi la multinazionale Alfasigma con quasi 3mila dipendenti. Un gruppo profondamente radicato in Emilia-Romagna che, grazie alla guida di Golinelli, è sinonimo di ricerca, innovazione e occupazione di qualità. Golinelli contribuì anche alla realizzazione del vaccino italiano per la tubercolosi. Da decenni ha favorito e finanziato attività e progetti di formazione, cultura ed educazione all’impresa per migliaia di ragazze e ragazzi. Non ha mai nascosto la sua grande passione per l’arte, che ha saputo coniugare in modo vincente con la scienza. Nel 2015 ha dato vita all’Opificio Golinelli, un centro che ospita attività, mostre ed eventi, in particolare dedicati ai più giovani.

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