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Renzi e le battute su Casini: “L’abbiamo fatto diventare comunista”

Ieri durante il pranzo alla Casa del popolo di via Andreini a Bologna non sono mancate battute sulla candidatura di Casini

Pubblicato:20-02-2018 11:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:30

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BOLOGNA – Battute su battute, alternate a stoccate agli avversari e a incitamenti ai militanti dem: nel pirotecnico discorso che ieri Matteo Renzi ha tenuto alla Casa del popolo di via Andreini a Bologna, non poteva mancare un passaggio su Pier Ferdinando Casini. Dopo mesi passati a discutere di “coalizione sì-coalizione no”, adesso che “abbiamo definito il nostro schieramento, vi rendete conto che siamo riusciti a far diventare quasi comunista perfino Pier Ferdinando Casini, che volete di più?”. Ovviamente non è davvero così: Casini, assicura Renzi, “diventa comunista solo se Carla Cantone (ex leader dello Spi-Cgil e anche lei candidata a Bologna, ndr) diventa democristiana“. La strana coppia, verrebbe da dire.

Per Renzi, scherzo per scherzo, si può quasi dire che “sono diventati una coppia di fatto, li vedo sempre insieme, fissi, sempre”. Però “questo dovrebbe farci riflettere” sul fatto che si è di fronte “al rischio di due estremismi” con “da un lato Salvini e la destra, perchè non c’è più centrodestra moderato”, e dall’altro il M5s. Infatti, c’era una volta un centrodestra “popolare ed europeo che combattevamo e che era inserito in una dinamica europea e nel Ppe”, mentre ora “Salvini è contro Merkel e sta con Le Pen e vuole uscire dall’euro”. Ecco, questo è un centrodestra a trazione leghista, e lo è ormai “anche in Emilia-Romagna”. E “noi non possiamo accettare l’idea di un estremismo a trazione leghista“, ammonisce Renzi.

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