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Amazon verso la ‘distensione’ con i lavoratori: adesso di orari si può discutere

Incontro in Prefettura a Piacenza tra i sindacati e il colosso delle vendite online

Pubblicato:20-02-2018 07:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:30

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BOLOGNA – Orari di lavoro, turni di notte, ferie, organizzazione dei weekend da passare in magazzino: su questi temi sindacati ed Amazon hanno deciso di ricominciare a parlarsi. Il riavvicinamento-‘distensione’ lo ha sancito l’incontro in Prefettura a Piacenza a cui si è giunti sulla spinta del Governo che, dopo le tensioni dovute prima allo sciopero nel Black friday e poi al tavolo disertato dal colosso dell’e-commerce sempre in Prefettura, ha agevolato la ripresa della discussione.

“Abbiamo posto le basi per quello che può essere e il prosieguo di una trattativa importante”, riferisce Fiorenzo Molinari, segretario della Filcams-Cgil di Piacenza, parlando alla Dire al termine del summit a cui ha preso parte anche il sindaco di Castel San Giovanni, Lucia Fontana, dove ha sede il magazzino di Amazon (che dà lavoro a 2.000 persone, che salgono a 4.000 nei periodi dei picchi dell’attività).

Si inizierà dunque a discutere di organizzazione, orari, turno notturno, ferie e weekend, cioè i temi che erano al centro della piattaforma che portò allo sciopero del Black friday e che sono sentitissimi perché “da qui passa la tutela della salute e dell’integrità fisica” degli addetti di Amazon. A quello di ieri seguirà un incontro con i delegati sindacali per definire una nuova organizzazione dei turni che, salvo imprevisti, si prevede vada a regime attorno agli inizi di aprile. Sindacati ed azienda si ritroveranno al tavolo già il 5 marzo nella sede dell’Unione commercianti di Piacenza.


E il contratto integrativo, che era la richiesta dei dipendenti di Amazon da cui è discesa la vertenza?

“Resta sullo sfondo- dice Molinari- ma il tema protagonista restano gli orari, i notturni, le ferie e poi una partecipazione al progetto aziendale che potrebbe portare a un premio”. Un passo per volta, dice dunque il sindacato: “Adesso la necessità di chi lavora in Amazon è una qgestione equa dei turni”. Ed è tutta da verificare la disponibilità dell’azienda ad ascoltare le rivendicazioni sindacali: finora, infatti, le sigle dei lavoratori che si interfacciano con Amazon hanno sempre segnalato la difficoltà ‘culturale’ dell’azienda ad aprire ragionamenti ‘collettivi’ con organizzazioni di rappresentanza. “Certo, quelle di oggi sono parole da tradurre in fatti, però- sottolinea Molinari- parole dette davanti al sindaco di Castel San Giocvanni e al prefetto che diceva di essere un arbitro, un arbitro senza fischietto, ma con il taccuino”.

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