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In Ucraina in vigore la tregua, Osce: “Ad alto rischio”

Artiglieria pesante su entrambi i lati del fronte e unità combattenti "troppo vicine" le une alle altre

Pubblicato:20-02-2017 15:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:55

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ROMA  – Artiglieria pesante su entrambi i lati del fronte e unità combattenti “troppo vicine” le une alle altre: restano questi, secondo gli osservatori dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), i fattori di rischio dopo l’entrata in vigore oggi di una tregua in Ucraina orientale. Secondo Alexander Hug, a capo della missione di monitoraggio, nonostante il cessate-il-fuoco ci sono “ingredienti” in grado di innescare “una nuova esplosione”. I nodi da sciogliere sono militari e allo stesso politici. All’annuncio della tregua, in occasione della conferenza di Monaco di Baviera sulla sicurezza, è seguita un’ordinanza del Cremlino con la quale Mosca ha riconosciuto la validita’ dei documenti di identità emessi nelle regioni secessioniste del Donbass. “Una nuova prova dell’occupazione e della violazione del diritto internazionale da parte della Russia” ha accusato il presidente ucraino, Petro Poroshenko. La tregua, che rimanda a un accordo quadro siglato a Minsk due anni fa, è entrata in vigore a mezzogiorno. Previsto, nell’arco di una settimana, il ritiro dell’artiglieria pesante dalla linea del fronte. Una speranza soprattutto per le migliaia di persone rimaste senza acqua né elettricità nella cittadina di Avdiivka, ostaggio ormai da un mese di combattimenti pressoché quotidiani.


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