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“Ci sono 5 miliardi e 100 per il prossimo anno, una cifra record”. Ha risposto così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, interpellato dai giornalisti a margine di un evento a Roma in merito al crescente malcontento tra i medici per il mancato rinnovo contrattuale e per le risorse, secondo i camici bianchi “del tutto insufficienti”, per la sanità. Il prossimo 25 gennaio, intanto, le sigle di categoria si incontreranno per decidere le forme della mobilitazione e il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, ha avvertito che si andrà verso lo sciopero o una manifestazione pubblica “imponente”. “Sappiamo benissimo- ha aggiunto il ministro- che non possiamo migliorare il Servizio sanitario nazionale senza l’ingresso di nuove forze, soprattutto di giovani. Su questo c’è assolutamente il nostro impegno”.
Continua l’aumento del numero di casi di sindrome simil-influenzale nella seconda settimana dell’anno, dal 6 al 12 gennaio 2025, con la riapertura delle scuole. Il livello di incidenza in Italia è pari a 14,3 casi per mille assistiti, (si attestavano a 12,1 nella settimana precedente), e i casi stimati, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 841mila, per un totale di circa 6.793.000 a partire dall’inizio della sorveglianza. Lo evidenzia l’ultimo rapporto RespiVirNet pubblicato dall’Istituto superiore di Sanità. L’incidenza è in aumento in tutte le fasce di età. Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età, in cui l’incidenza è pari a 25,5 casi per mille assistiti (22,6 nella settimana precedente). Nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è a 12,96, nella fascia 15-64 anni a 15,61 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 9,02 casi per mille assistiti. Le regioni maggiormente colpite sono Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia.
Con determina del 16 gennaio è istituto presso l’Agenzia italiana del farmaco il ‘Tavolo tecnico di coordinamento Aifa-Regioni’, coordinato dal direttore tecnico-scientifico della stessa Agenzia, Pierluigi Russo. “Obiettivo- ha spiegato il direttore- è quello di favorire un confronto continuo e strutturato sull’accesso ai famaci e la loro rimborsabilità, ferma restando la disponibilità dell’Agenzia a fornire il suo supporto tecnico-scientifico, per implementare sia l’attività di controllo dell’appropriatezza prescrittiva sia la definizione di percorsi terapeutici, mirati ad un uso ottimale dei farmaci e alla governance della spesa”.
“Ogni anno sono circa 100mila i ricoveri per fratture del femore negli over 65 in Italia”. È quanto emerso da uno studio sulle schede di dimissione ospedaliera presentato a Roma in occasione di un convegno organizzato dall’Istituto superiore di Sanità in collaborazione con l’Osservatorio Fratture da fragilità (OFF Italia), durante il quale sono stati affrontati i temi dell’epidemiologia e della prevenzione del fenomeno e si è discusso dell’utilità dell’istituzione di un monitoraggio dedicato, che possa sfociare eventualmente in un registro ad hoc. “Il dato è risultato in forte in crescita dal 2001 al 2015- hanno fatto sapere i ricercatori- mentre dopo questo periodo i valori sono stabili (con l’eccezione di un calo negli anni del Covid), un fenomeno che potrebbe essere associato a una maggiore sensibilità nell’adottare misure di prevenzione”.
“Un italiano su quattro ritiene che la sanità sia la principale priorità (25%), prima della condizione economica (20%) e del lavoro (18%). E, andando nello specifico, i ritardi nelle liste di attesa (50%), i finanziamenti insufficienti (35%), il sottodimensionamento del personale (29%) e le disparità regionali (13%) rappresentano le principali criticità percepite dai cittadini”. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Istituto Piepoli e realizzata in occasione degli Stati generali della Comunicazione per la Salute, promossi per il terzo anno consecutivo da Federsanità, in collaborazione con PA Social. L’evento si è svolto al Centro congressi dell’Istituto Spallanzani di Roma e ha ospitato più di 200 partecipanti. Una giornata di confronto e dibattito sull’importanza dell’informazione, con l’obiettivo di avviare una “nuova narrazione del Servizio sanitario nazionale che vada oltre la superficie- hanno fatto sapere- che sia basata su fatti verificati, trasparenza e un approccio costruttivo che metta al centro la buona sanità”.
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