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ROMA – Oggi è la Giornata del Rispetto, istituita per sensibilizzare contro ogni forma di bullismo e discriminazione: venne istituita l’anno scorso per non dimenticare Willy Monteiro Duarte, il giovane brutalmente assassinato mentre era intervenuto per difendere un amico in difficoltà. È stata scelta la data del suo compleanno: oggi Willy Monteiro, che quando fu ucciso a Colleferro nel dicembre del 2020 aveva 21 anni, oggi avrebbe compiuto 26 anni. Per il suo omicidio è in corso il processo d’appello e l’accusa, in un’udienza che si è tenuta pochi giorni fa, ha chiesto la conferma dell’ergastolo per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, ritenuti gli autori del pestaggio mortale. I due, esperti di arti marziali, lo colpirono con una ferocia inaudita, assestando colpi mortali in pochi secondi.
“Oggi, 20 gennaio 2025, celebriamo la Giornata del Rispetto, istituita per sensibilizzare contro ogni forma di bullismo e discriminazione, in memoria di Willy Monteiro Duarte, il giovane che nel 2020 fu ucciso per aver difeso un amico in difficoltà. Questa ricorrenza ci ricorda che una scuola costituzionale educa al rispetto verso ogni persona valorizzando la dignità di ogni essere umano. Le nuove Linee Guida per l’educazione civica pongono al centro questi valori per formare cittadini consapevoli e responsabili”. Così il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara su X.
“La Giornata nazionale del rispetto si celebra nel giorno della nascita di Willy Monteiro Duarte, brutalmente assassinato nel tentativo di difendere un amico in difficoltà. Istituita dal Parlamento nel 2024, intende contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica circa la necessità di prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Rispetto è valore universale in ogni dimensione. Rispetto verso sé stessi, rispetto verso gli altri, rispetto verso il pianeta: rappresentano il primo passo per una società vivibile, che assume i criteri della solidarietà, della coesione sociale, della reciproca accoglienza, della sostenibilità. Sono principi costituzionali che animano e rendono autentica la nostra democrazia. Rispetto è antidoto contro l’odio, la discriminazione, la violenza e la prepotenza che tendono, talvolta, a riproporsi come segno di affermazione, laddove corrispondono, invece, a manifestazione di fragilità e incertezze. Famiglie, insegnanti, agenzie educative, hanno tutte un ruolo nella promozione del valore del rispetto, specie tra i giovani, per renderli donne e uomini capaci di costruire comunità solide e unite. Rispetto è segno di maturità: significa scegliere di godere della propria libertà appieno, in armonia con gli altri e con sé stessi, in un contesto che garantisce diritti e responsabilità di ciascuno. Essere rispettosi è esercizio di libertà”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
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