ROMA – Si è spento oggi all’età di 91 anni l’attore Camillo Milli, celebre per aver interpretato il presidente della società calcistica della Longobarda, nel film cult ‘L’allenatore nel pallone’, al fianco di Lino Banfi. È morto in una clinica di Genova dove era ricoverato da tempo per i postumi da Covid. Qualche giorno fa era venuta a mancare sua moglie.
Nato a Milano, Milli si forma al Piccolo Teatro di Milano, diretto da Giorgio Strehler, per poi proseguire la sua carriera allo Stabile di Genova. A teatro recita anche al fianco di Dario Fo, per poi essere diretto al cinema, tra gli altri, da Luigi Magni e Mario Monicelli, interpretando spesso il ruolo di prelato, come ne ‘Il marchese del Grillo’ , ‘In nome del Papa Re’ e in ‘Habemus Papam’ di Nanni Moretti. Ha inoltre recitato in diversi film della saga di Fantozzi al fianco di Paolo Villaggio, mentre anni 2000 è stato Ugo Monti nella soap opera di successo CentoVetrine.
“Era un bravissimo attore, aveva capito il ‘disgrazieto’ che sono, perché cambiavo le battute tutte le volte e mi ha sempre subìto in maniera divertente e mi ha sempre lasciato fare”, ha dichiarato Lino Banfi ricordando Camillo Milli. “Proprio la scena finale de ‘L’allenatore nel pallone’- ha detto Banfi intervistato dal programma ‘il Diabolico e il Divino’, in onda su New Sound Level- quella in cui Camillo dice ‘Tu sei licenziato’ e io rispondo ‘Tu sei cornuto’ doveva essere leggermente diversa nella sceneggiatura, la cambiammo in fase di montaggio per non sciupare quello che era venuto fuori. Ho bellissimi ricordi con lui, ci siamo incontrati altre volte in altre occasioni anche in altri film poi non ne ho più saputo nulla, lui aveva qualche annetto in più di me ma c’è sempre stata grande stima”.
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