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Governo, Bettini: “Non c’è altra maggioranza, Pd non teme elezioni”

Così Goffredo Bettini, influente dirigente del Pd, ai microfoni di SkyTg24.

Pubblicato:20-01-2021 14:20
Ultimo aggiornamento:21-01-2021 08:15
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ROMA – “Abbiamo evitato una crisi drammatica e abbiamo i numeri per portare avanti la maggioranza ma abbiamo anche l’obbligo di affrontare l’emergenza della pandemia e di scrivere il Recovery Fund. Se durante l’emergenza si allargherà la maggioranza e si consoliderà il quadro, vorrà dire che potremo fare un patto di legislatura fino alla fine e avere un riassetto del governo. Se questo non accadrà si andrà alle elezioni, noi non abbiamo paura delle elezioni“. Così Goffredo Bettini, influente dirigente del Pd, ai microfoni di SkyTg24.

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Se questo governo dovesse cadere non ce n’è un altro pronto, è questa la contraddizione di Renzi– spiega Bettini.- Un governo con tutti dentro, anche con la destra, sarebbe incomprensibile. Noi non lo voteremmo. Adesso c’è questa maggioranza, di cui Conte è la sintesi. Se non rafforziamo questo governo durante l’emergenza che stiamo vivendo, si va tranquillamente alle elezioni”.


Conte è un uomo di raccordo, un uomo di equilibrio. Non penso gli convenga fare un suo partito. Ora ha una sua popolarità, ridursi in un partito del 6-8-10% non penso sia la cosa migliore per lui e non credo che pensi di fare un partito. Il PD si identifica con le sorti della democrazia e della repubblica italiana, questa è la nostra forza. La nostra esigenza è andare oltre la sinistra, il M5S ha già fatto grandi passi politici in avanti ma anche verso quella che ho chiamato gamba popolare e liberale, che nell’opinione pubblica può arrivare anche al 10-15%. Bisogna ampliare il campo democratico”.

“L’accelerazione di Renzi- attacca Bettini- è incomprensibile, tanto che lui stesso attraverso Rosato ha detto dopo, e non prima, che in due ore si può risolvere tutto. Ma che serietà è? Non è un modo serio. Uso le parole di Conte: non si può fare finta di niente, è stata una ferita profonda.La stessa posizione dell’astensione è stato un modo per tener unito un gruppo che aveva un malessere e che secondo me non ha condiviso la scelta di mettere in difficoltà il governo. Penso che molti parlamentari IV si interroghino”.

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