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Reddito, Di Maio: Referendum? “Se lo promuovono Renzi e Boschi avranno fortuna”

ROMA - "La risposta degli ex paladini dell’austerità al ritorno dello Stato sociale è un referendum per abolirlo, perché dicono

Pubblicato:20-01-2019 13:11
Ultimo aggiornamento:20-01-2019 13:11

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ROMA – “La risposta degli ex paladini dell’austerità al ritorno dello Stato sociale è un referendum per abolirlo, perché dicono che, siccome ci sarà di nuovo la recessione allora non si possono spendere soldi per i più poveri. Io non so se ci sarà la recessione, ma a maggior ragione se ci sarà rivendico la scelta di aver già destinato 11 miliardi alla protezione dei più deboli con il Reddito di Cittadinanza e Quota 100″. Lo scrive Luigi Di Maio in un post sul blog delle Stelle, ritornando sul reddito di cittadinanza, nel mirino di chi lo vuole sottoporre a referendum.

“È proprio durante le emergenze- sostiene Di Maio- che si presta soccorso per primo ai più deboli perché sono quelli che subiscono di più i danni. La logica contraria è quella della macelleria sociale che fa diventare i ricchi ancora più ricchi. E poi dove li avrebbero messi questi 11 miliardi? In bonus per i banchieri? In pedaggi più alti per i Benetton? In pensioni d’oro? In vitalizi? In regali alle lobby? Sì! Avrebbero fatto esattamente così. Per perpetuare lo Stato elitario ai danni dello Stato sociale”.

Vogliono fare un referendum? Lo facciano- è la sfida di Di Maio- Vadano avanti. Avere tra i promotori Renzi e Boschi gli porterà sicuramente fortuna“.


Il post si apre tornando sulla filosofia del provvedimento: “Con il Reddito di Cittadinanza e Quota 100- spiega Di Maio- si rifonda lo Stato Sociale. Non si tratta solo di una misura come tante altre, è un cambio totale di paradigma. Si sancisce che lo Stato deve pensare prima di tutto alle persone più deboli della sua comunità perché nessuno deve rimanere indietro. È un nuovo diritto per gli italiani. Il diritto a non essere lasciato solo. Mai. Da qui non si potrà più tornare indietro, ma – e questo è il nostro impegno – questo diritto potrà solo essere esteso, sia come platea sia come benefici”.

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