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Incendi, ancora preoccupazione nell’imperiese ma domenica possibile stop pericolosità

ROMA - E' iniziato il quinto giorno

Pubblicato:20-01-2017 15:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:49

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ROMA – E’ iniziato il quinto giorno di emergenza incendi in Liguria e mentre alcune criticità soprattutto nell’area metropolitana di Genova rientrano pienamente sotto controllo, continuano a verificarsi situazioni problematiche nell’imperiese. In particolare, secondo quanto riferito dalla Sala operativa unificata permanente, sull’incendio di Borgomaro, che interessa anche i Comuni di Cesio, Vasia, Carpasio e Montalto, risultano attivi vari fronti tra loro anche molto lontani: per questo motivo sono in azione 2 canadair. Ancora 1,5 chilometri di fronte per l’incendio di Cesio e Testico dove sono in azione altri 2 canadair.

Focolai ancora presenti a Rezzo e Pieve di Teco dove sta operando un elicottero. Non ancora definitivamente chiuso neppure l’incendio di Borghetto d’Arroscia. Sotto controllo, invece, il fronte di Pontedassio, mentre nella notte è ripreso l’incendio su Andora in zona Rollo, che ora risulta in bonifica, ed è sorto un nuovo focolaio a Stella (provincia di Savona) attualmente sotto controllo. Per quanto riguarda Genova, nella notte è ripreso l’incendio di Pegli ma dopo un nuovo intervento dei vigili del fuoco, risulta nuovamente spento. Un elicottero, invece, è in azione sui fronti di Moconesi e Neirone in Val Fontanabuona, mentre a Davagna giunge notizia di un nuovo focolaio dopo che nella notte era stato spento quello precedente. Non destano al momento preoccupazione i fronti di Mignanego e Nervi.


Potrebbe terminare domenica lo stato di grave pericolosità per incendi su tutto il territorio regionale ligure. Ad annunciarlo è l’assessore regionale all’Entroterra, Stefano Mai. “Fare previsioni è molto complicato ma c’è la possibilità che arrivi la pioggia che, seppure debole, potrebbe darci una mano, soprattutto a ponente”. Molto dipenderà anche dall’andamento del vento che, secondo gli ultimi bollettini emessi da Arpal, non è destinato a diminuire in maniera sensibile. “Molte situazioni sono state risolte anche se non possiamo ancora definire spenti gli incendi perché il forte vento, specie su alcune zone, non cessa”, spiega Mai.

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