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Estetiste contro il lavoro nero e ‘home made’, Unas lancia campagna che informa sui rischi

[caption id="attachment_32679" align="alignleft" width="300"] I rappresentanti Unas

Pubblicato:20-01-2016 15:25
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:49

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I rappresentanti Unas lanciano la campagna informativa

I rappresentanti Unas lanciano la campagna informativa

SAN MARINO – No a cerette, ricostruzione delle unghie e massaggi “homemade”: estetiste sammarinesi sulle barricate contro chi offre i loro servizi in casa, senza le necessarie tutele per le clienti e senza pagare i dovuti contributi allo Stato. Parte la campagna contro il lavoro nero promossa da Unas, Unione nazionale artigiani sammarinesi, sottoscritta da 26 centri estetici del Titano: da questo week end, per le prossime settimane, saranno affissi manifesti su tutto il territorio che riportano immagini chiare sui rischi che si possono correre se, per la propria bellezza, ci si rivolge ad abusivi.

Il presidente di Unas, Loretta Menicucci, dalla sede dell’associazione spiega perché, dopo l’istanza d’Arengo su questo problema, approvata all’unanimità dal Consiglio lo scorso settembre, per la prima volta gli artigiani lanciano una campagna contro il lavoro nero: “Riscontriamo ogni giorno l’abusivismo dilagante nel settore servizi- spiega- e non riusciamo più a sopportare questa maleducazione da parte di chi sfrutta il nostro sistema sociale, non paga contributi né tasse e resta impunita”. Menicucci ricorda l’aspetto su cui lo Stato, con l’istanza, si è impegnato ad intervenire, ovvero rendere possibili per legge i controlli da parte dell’ispettorato del lavoro anche nelle case in cui si esercita abusivamente. Tuttora “nessuno può intervenire e non riusciamo a difenderci– puntualizza il presidente Unas- in momento in cui alle imprese si chiedono maggiori tasse e sacrifici, in cui si chiede il rispetto di norme igieniche, vanno ancora di più tutelate contro il lavoro nero”.

La campagna ora parte con la mobilitazione delle estetiste, ma non è l’unica categoria che subisce la concorrenza degli abusivi: “Coinvolgeremo successivamente tutte le professioni artigianali colpite- annuncia- parrucchieri, imbianchini, elettricisti, idraulici“. Il segretario di Unas, Pio Ugolini, ricorda poi l’importanza del settore per il tessuto economico e sociale sammarinese: a fronte di 38 centri estetici, in cui sono impiegate un’ottantina di addette, il segretario ricorda come la categoria riguardi manodopera “sensibile”, in quanto femminile. “La tutela dei posti di lavoro in questo settore- sottolinea- ha una doppia valenza e per questo serve ancora maggior intransigenza contro il lavoro abusivo che è un furto al Paese”. Ugolini sottolinea quindi la necessità dei controlli a domicilio da parte degli ispettori del lavoro: “Con l’istanza abbiamo attirato attenzione su questo tema- prosegue- sappiamo che non tutte le istanze hanno velocità di attuazione, ma non ci fermiamo, era solo l’inizio”.


Di Cristina Rossi – Giornalista professionista

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