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Arrivano le app per camminare nel parco delle Foreste casentinesi

BOLOGNA - Nelle Foreste casentinesi si può camminare anche virtualmente, attraversando la rete degli 800 chilometri di sentieri

Pubblicato:20-01-2016 13:29
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:48

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BOLOGNA – Nelle Foreste casentinesi si può camminare anche virtualmente, attraversando la rete degli 800 chilometri di sentieri sullo schermo del proprio cellulare: tutto questo è possibile grazie alle nuove app messe a punto per guidare gli escursionisti tra rifugi, musei, centri visita e sentieri segnati. Ce ne sono due: una si chiama “Sentieri natura” e permette di percorrere i nove sentieri escursionistici del parco. Un’altra, “Da rifugio a rifugio”, mostra le strutture in cui è possibile fermarsi durante le propre gite. Le app sono scaricabili su Itunes e Google play (il link si trova su www.parcoforestecasentinesi.it) e possono essere utilizzate anche in modalità offline.

sentieri2In una nota, il Parco nazionale delle Foreste casentinesi, Falterona e Campigna fa il punto anche sulla manutenzione degli 800 chilometri di cui si compone la rete escursionistica del parco a cura del Parco nazionale, dell’Ufficio territoriale per la biodiversità del Corpo forestale dello Stato e le sezioni del Club alpino italiano. Manutenzione che in alcuni casi si è resa indispensabile dopo i danni causati dalle bufere di vento del marzo scorso. Oltre 100 chilometri sono stati percorsi e controllati due volte, costruendo arredi e predisponendo segnali, oltre che occupandosi delle fonti. Negli ultimi due anni, poi, si è lavorato molto anche per risistemare alcuni sentieri didattici: quello ad accesso facilitato di Campigna, quello “Per tutti i sensi” lungo lo storico viale del Granduca e il sentiero “Sonia” di Badia Prataglia, che ha per tema la regimazione delle acque e la vita legata alle aree umide.

sentieri6Le attività di manutenzione sono svolte in amministrazione diretta dagli operai forestali dell’Ufficio territoriale per la biodiversità del Corpo forestale dello Stato di Pratovecchio, che possono contare su una notevole esperienza. Il Cai invece si occupa di segnare i sentieri e curarne la manutenzione ordinaria; in campo, poi, ci sono anche i gruppi delle sessioni di volontariato organizzate, per conto dell’area protetta, dalla cooperativa In Quiete. La rete sentieristica del Parco, afferma Luca Santini, presidente Parco nazionale Foreste Casentinesi, monte Falterona e Campigna, “è tra le più estese nel panorama nazionale”. La manutenzione ottimale, oltre a “permettere la conoscenza del territorio e la valorizzazione del suo patrimonio culturale”, rappresenta “uno strumento di presidio del territorio, anche per il monitoraggio ambientale”. Alcuni dei percorsi, vecchi di secoli, traggono ragione di sè nel ruolo strategico che ha avuto questa area appenninica nella viabilità lungo la Penisola.”


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