NEWS:

Conte chiede il giurì d’onore per Meloni, Fontana avvia la verifica

Secondo il leader del M5s la premier avrebbe deliberatamente mentito in Parlamento: "Ha sostenuto che il mio governo ha dato l’ok alla riforma del Mes senza un mandato parlamentare"

Pubblicato:19-12-2023 08:23
Ultimo aggiornamento:19-12-2023 11:42
Autore:

conte-meloni
Getting your Trinity Audio player ready...
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “In riferimento alla richiesta di istituzione di un giurì d’onore presentata dall’On. Giuseppe Conte, il Presidente della Camera, On. Lorenzo Fontana, come da prassi, ha dato indicazione di svolgere la verifica in ordine ai presupposti regolamentari necessari per dare riscontro all’istanza formulata si legge in una nota, la Presidenza della Camera dei deputati. Secondo l’ex premier Meloni avrebbe mentito in Parlamento sul Mes.

COS’È SUCCESSO

“Ho consegnato al presidente della Camera Fontana una richiesta di istituire un giurì d’onore per accertare le menzogne denigratorie del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in base all’articolo 58 del regolamento della Camera. Ha offeso e danneggiato me, il M5s, l’Italia, non lo possiamo accettare– ha detto ieri in conferenza stampa Conte.

Il premier aveva attaccato il leader del M5s dicendo che avrebbe firmato “il suo assenso” al Meccanismo europeo di stabilità “un giorno dopo essersi dimesso, senza mandato parlamentare, senza averne il potere, senza dirlo agli italiani”.  “Ha sostenuto che il mio governo ha dato l’ok alla riforma del Mes senza un mandato parlamentare – ha spiegato il leader del M5s-, con il favore delle tenebre, quando il governo era dimissionario. La presidente Meloni ha mentito consapevole di mentire, lei era in quel Parlamento, deputata, quando nel dicembre 2020 c’è stato un dibattito parlamentare e una risoluzione”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy