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‘Le otto montagne’, Borghi: “Tra me e Marinelli un’amicizia che resiste al tempo”

I due attori tornano insieme sul grande schermo dopo 'Non essere cattivo'

Pubblicato:19-12-2022 19:02
Ultimo aggiornamento:19-12-2022 19:02

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ROMA – A sette anni da ‘Non essere cattivo’, Alessandro Borghi e Luca Marinelli tornano insieme sullo schermo e, nel frattempo, il primo è impegnato sul set di ‘Supersex’ (la serie Netflix su Rocco Siffredi) e il secondo in quello di ‘M. Il figlio del secolo’ (la serie Sky su Mussolini). Dopo l’anteprima all’ultimo Festival di Cannes, il 22 dicembre al cinema arriva ‘Le otto montagne’ (in oltre 400 copie, distribuite da Vision Distribution) diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch.

Tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Cognetti, il film è una storia di amicizia nata tra due bambini che, divenuti uomini, cercano di prendere le distanze dalla strada intrapresa dai loro padri ma, per le vicissitudini e le scelte che si trovano ad affrontare, finiscono sempre per tornare sulla via di casa. Pietro (Marinelli) è un ragazzino di città, Bruno (Borghi) è l’ultimo bambino di uno sperduto villaggio di montagna. Negli anni, Bruno rimane fedele alle sue montagne, mentre Pietro è quello che va e viene. Il loro incontro li porterà a sperimentare l’amore e la perdita, riconducendo ciascuno alle proprie origini e facendo sì che i loro destini si compiano, mentre i due scopriranno cosa significa essere amici per sempre.

ALESSANDRO BORGHI: “TRA ME E MARINELLI UN’AMICIZIA CHE RESISTE AL TEMPO E ALLA DISTANZA

‘Le otto montagne’ “è la storia di come un’amicizia resiste al tempo. Bruno e Pietro hanno trovato le parole per parlarsi come me e Luca, nella vita reale”, ha detto Borghi durante la conferenza stampa. “Tra amicizia e amore il confine è molto labile, spesso le ho confuse. Io e Luca siamo amici da 7 anni e viviamo lontani ma lui è come se fosse il mio vicino di casa. L’amicizia richiede presenza e affetto. E questa cosa c’e tra di noi. La vicinanza- ha proseguito Borghi- non rende un legame più grande. Noi, come i personaggi che interpretiamo, siamo due persone diverse che cercano di entrare uno nell’altro e non c’è bisogno di dirsi nulla“. La pellicola “parla di legami, del bisogno dell’essere umano di tessere relazioni con i nostri simili. Qui raccontiamo persone che lottano per mantenere vivo questo legame. La storia, alla fine, è riuscita a legare tutti noi”, ha raccontato il regista Felix Van Groeningen.


ALESSANDRO BORGHI: “FINALMENTE NON ABBIAMO DOVUTO IMMAGINARCI LE MONTAGNE, IN ITALIA COSA RARA”

Grandi protagoniste le montagne, belle e maestose. “Finalmente non abbiamo dovuto immaginarci quei questi, quel freddo, quelle emozioni. Solitamente in Italia non si fa mai, si ricostruisce tutto. Si trasforma Tor Pignattara in Los Angeles“, ha detto con ironia Borghi, che ha concluso: “Spero che possa portare la gente al cinema. Per quello che mi riguarda seguo la pagina di Cinetel sperando che succeda qualcosa di incredibile e non succede mai niente. Molte persone si sono rese conto di non aver più bisogno del cinema, bisogna far ritornare la fame per il cinema”. 

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