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Forum Italia Giappone, sfide e opportunità guardando al futuro

Organizzato dalla Japan Italy economic federation, JIEF, con l'agenzia Dire media partner, è un appuntamento che mira allo sviluppo di linee guida comuni su cui articolare progetti e sinergie

Pubblicato:19-12-2022 18:44
Ultimo aggiornamento:20-12-2022 12:08

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ROMA – Successo a Tokyo per la decima riunione del Forum Italia-Giappone, appuntamento annuale per far incontrare e interagire decisori pubblici e privati di Italia e Giappone, mantenendo al contempo un osservatorio stabile sulle dinamiche economiche tra i due paesi. Il Forum, organizzato Organizzato dalla Japan Italy economic federation, JIEF, con l’agenzia Dire media partner, è un appuntamento che mira allo sviluppo di linee guida comuni su cui articolare progetti e sinergie, con l’agenzia Dire media partner, è un appuntamento che mira allo sviluppo di linee guida comuni su cui articolare progetti e sinergie, nell’edizione 2022, che si è tenuta al prestigioso Tsunamachi Mitsui Club di Tokyo, si è svolto in un format diverso dalle precedenti edizioni.

Questa edizione, infatti, segna l’inizio di un lavoro che si estenderà su vari mesi, con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti – dal mondo delle istituzioni, dell’economia, della politica di entrambi i paesi – con l’elaborazione dei temi di maggiore attualità. Lo scopo è arrivare alla stesura di un documento condiviso da presentare ai governi di Italia e Giappone e soluzioni pratiche per migliorare l’interscambio reciproco di prodotti, conoscenze ed eccellenze. Nell’ultima edizione, in particolare, la prima in presenza dopo le restrizioni dovute alla pandemia e che ha visto collegate oltre 300 aziende dei due paesi, si sono confrontati i protagonisti della transizione ecologica su una serie di temi quali la sfida al rinnovamento del sistema industriale, economico, sociale e ambientale, l’autosufficienza alimentare, le comunità energetiche rinnovabili, le nuove tecnologie: il tutto con il filo conduttore comune della sicurezza nazionale quale priorità da portare avanti in un periodo storico complesso come quello che stiamo vivendo ora.

I PARTECIPANTI AL FORUM

Ricco il parterre dei partecipanti al Forum organizzato dalla Japan Italy economic federation- (JIEF): per il Giappone: Makoto Oniki, presidente del Comitato di Sicurezza Nazionale, membro della Camera dei Rappresentanti; il senatore Satoshi Oie, tesoriere della Commissione Finanze e Bilancio della Camera dei Consiglieri, e i vertici del sistema confindustriale giapponese. Per l’Italia, tra gli altri, Chiara Braga, deputata del Partito Democratico e responsabile Transizione ecologica del partito; Gianni Girotto, coordinatore del Comitato per la Transizione ecologica del M5S; Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Cristiano Fini, presidente della CIA Agricoltori Italiani.


In sala presente all’evento Gianluigi Benedetti, Ambasciatore d’Italia in Giappone, con Marco Prencipe, console generale d’Italia a Osaka. La discussione ha impegnato tutti in un ricco dibattito sulle sfide che Italia e Giappone si trovano a fronteggiare, con i loro numerosi elementi in comune, ma soprattutto anche le opportunità che da questo momento derivano per l’interazione reciproca, a partire da ciò che avvicina Roma e Tokyo nonostante la distanza, rilevante ma esclusivamente geografica. Un’interazione che mette a fattor comune esperienze e pratiche da condividere, facendo leva sull’antica amicizia tra le istituzioni dei due paesi e sulla dinamicità dei rispettivi settori manifatturieri e industriali. Alla fine, quello emerso è un viatico e una guida pratica per un percorso di future collaborazioni sempre più strette con evidenti e innegabili chance di accrescere la sicurezza e la prosperità di due paesi antichi e moderni come Giappone e Italia.

Novità della decima riunione del Forum Italia-Giappone la partecipazione “a distanza”. Gli ospiti sono intervenuti sia in presenza, sia nella innovativa formula del collegamento in diretta in realtà virtuale con ologramma. Protagonista Chiara Braga, deputata Pd e responsabile Transizione ecologica del partito, che da Roma, nella sede di Montecitorio, si è collegata con Tokyo, con lo Tsunamachi Mitsui club. Braga, ripresa nel suo studio alla Camera da due telecamere 3D, è apparsa sullo schermo della sala dove era in corso il convegno come fosse presente fra i relatori, in modalità AR, realtà aumentata. Indossando un visore per la realtà virtuale, però, la deputata italiana risultava letteralmente di fronte agli astanti dotati del device, a colori e in alta definizione con un elevato livello di realismo. Tutto ciò è stato possibile grazie alla tecnologia sviluppata da Holotch, giovane società nata come start up tre anni fa. Si tratta di una ‘prima’ per la partecipazione di un esponente politico in una vera diretta in 3D. Una nuova modalità di interazione, che grazie all’uso dell’ologramma ci proietta in un futuro sempre più interconnesso che travalica le barriere tra reale e virtuale, permetterà di supportare la necessità di ridurre l’impatto umano e contrastare il cambiamento climatico contribuendo così al benessere del nostro pianeta.

Il collegamento in ologramma al Jief Forum Italia-Giappone è stato una vera ‘prima volta’. C’è, infatti, il precedente del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che si è collegato con il salone Viva Tech di Parigi, “ma si trattava di un intervento registrato”, spiega Hiroki Koike, CEO di Holotch. C’è stato anche il candidato alle presidenziali francesi Jean Louis Melenchon che ha chiuso la campagna elettorale con un comizio a Lille ritrasmesso in altre 11 località, ma si trattava di un ‘falso’ ologramma, nel senso che veniva ripreso in due dimensioni e proiettato su un sistema a specchi che creava l’illusione di un ologramma 3D. C’è stato anche il presidente indiano Narendra Modi, che ha tenuto comizi in diretta in 53 località del Gujarat, ma usando un teatro olografico, così come nel caso di alcuni spettacoli di Beppe Grillo. Con la tecnologia Holotch, invece, “si può trasmettere dovunque vogliamo, basta che ci sia banda sufficiente. È una tecnologia molto semplice per l’uso e scalabile”, spiega Koike. Sono sufficienti infatti una connessione 5G o anche 4G o su banda ultralarga fisica, telecamere 3D, che equipaggiano anche cellulari come l’iPhone, e visori per realtà virtuale come l’Oculus rift, per fare un esempio.

‘Questa è la terza edizione del Forum in clima pandemico e la prima in clima di guerra, scenari impensabili fino a pochi anni fa e che faranno da cornice al tema che affronteremo oggi, un tema, quello della transizione ecologica’, spiega Daniele Di Santo, presidente della Japan Italy Economic Federation- JIEF. All’interno dei paesi del G7 Italia e Giappone ‘sono i paesi più simili nelle caratteristiche socioeconomiche e nel tipo di problemi comuni che hanno davanti e che insieme possono e devono rappresentare un nucleo politico capace di fare da motore sul tema della transizione e guidare il rinnovamento anche stimolando gli altri paesi partner’, aggiunge Di Santo.

In linea con la natura di questo meeting annuale, ‘ovvero quella di momento che consente di fare il punto sullo stato dei rapporti tra i nostri due paesi, scambiarci idee e suggestioni, vorrei porre l’accento sulla necessità di uno sforzo corale delle istituzioni e del settore privato per definire linee di azione e obiettivi che possano assicurare nel medio-lungo termine un nuovo salto di qualità nelle relazioni bilaterali tra Italia e Giappone, al di la di pur importanti, ma sporadici e non sistemici accordi commerciale e industriali’, segnala il presidente JIEF. L’Italia ‘può imparare molto dal Giappone, in particolare come rendersi indipendente dalle singolarità e lavorare invece come sistema, mentre la capacità di creare valore, di guardare oltre e ottenere molto con poco è una qualità del nostro paese che può essere utile per gli amici giapponesi’, conclude Di Santo.

“Sono molto lieto di poter intervenire in apertura di questa decima edizione del Forum Italia-Giappone, promosso da JIEF, che anche quest’anno ci offre un utile strumento per favorire lo scambio di opinioni sui possibili sviluppi delle nostre relazioni economiche bilaterali. Italia e Giappone sono legati da un’amicizia e da un partenariato strategico di lunga data‘, dice Gianluigi Benedetti, Ambasciatore d’Italia in Giappone. Abbiamo ‘interessi simili di fronte alle grandi sfide globali. La trasformazione dell’economia globale, verso meccanismi che favoriscano una crescita sostenibile in modo spontaneo, non è soltanto una sfida ai nostri sistemi produttivi che comporta unicamente costi e difficoltà legati all‘abbandono di sistemi di produzione maturi o di abitudini di consumo poco solidali. La svolta verso una green economy, infatti, rappresenta soprattutto una grande opportunità, perché l’essere umano non si stanca mai d’innovare e migliorarsi’, sottolinea Benedetti. Italia e Giappone ‘lo sanno bene, nella storia dei nostri Paesi, la curiosità dei nostri scienziati e ricercatori non è mai venuta a mancare. E le nostre imprese sono sempre state pronte e motivate a cogliere tutte le nuove occasioni che la tecnologia ha offerto per produrre di più e meglio a beneficio della collettività”, conclude l’Ambasciatore d’Italia in Giappone.

“L’ex primo ministro giapponese Suga ha dichiarato l’obiettivo di rendere il paese Carbon Neutral entro il 2050 e per una economia manufatturiera che dipende dalle importazioni di materie prime e combustibili è una sfida davvero molto dura. Mantenere la nostra competitività senza i combustibili fossili, ad oggi quelli a buon mercato, è una priorità, e tenteremo di rendere questo ostacolo una opportunità di crescita e di sviluppo di nuove tecnologie e di progresso”, queste le parole di Makoto Oniki, presidente del Comitato di Sicurezza Nazionale, membro della Camera dei Rappresentanti. 

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