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L’Italia celebra lo spazio, la giornata nazionale dalla politica agli astronauti

Dalla metà del 2019 a oggi sono state attribuite al settore spaziale 10 miliardi e 700 milioni

Pubblicato:19-12-2022 17:53
Ultimo aggiornamento:19-12-2022 17:59
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ROMA – Si è celebrata venerdì 16 dicembre la Giornata nazionale dello spazio e l’Italia ci è arrivata forte di una ministeriale europea nell’ambito della quale il nostro paese ha confermato i suoi impegni nel settore, che può diventare, anzi è, un trampolino di sviluppo per l’industria nazionale di alta tecnologia, oltre che per la ricerca connessa alle attività spaziali. A confermare che l’Italia è sulla buona strada le parole degli esponenti del governo in prima linea nel settore. Parlare di legge sullo spazio è importante e necessario, ha detto il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Giorgio Saccoccia.

Dalla metà del 2019 a oggi, ha ricordato il presidente dell’Asi, sono state attribuite al settore spaziale 10 miliardi e 700 milioni. Nel 2023 ci saranno 2 miliardi e 400 milioni di risorse. L’Italia investe in tutti i settori applicativi dello spazio ed è importante investire di più, ha sottolineato Saccoccia. È necessario riflettere sul riassetto giuridico del settore aerospaziale. Parola del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che, in una conferenza alla Camera dei Deputati in occasione della giornata nazionale dello spazio 2022, ha auspicato un complessivo riordino della governance globale.

L’evento arriva pochi giorni dopo la conferenza ministeriale ESA di Parigi che ha deciso gli stanziamenti per il prossimo triennio. Circa 3 i miliardi a disposizione dell’Italia. Obiettivo del ministro è creare regole globali ormai essenziali per il controllo del traffico spaziale in orbita. “Il sistema spaziale italiano è una componente dell’autonomia strategica nazionale e europea- ha ricordato invece il ministro della Difesa Guido Crosetto– Per questo motivo, lo spazio va costantemente coltivato e rilanciato per mantenere il paese credibile in ottica di relazioni istituzionali e commerciali in un contesto globale.


Secondo il ministro della Difesa serve una visione globale, tutto possiamo fare tranne costruire steccati dove ognuno difende i propri interessi”. Ma la giornata ha visto protagonisti anche quelli che nello spazio ci vanno davvero, alfieri dell’impegno italiano in questo settore di frontiera e ormai personalità riconosciute e simboli dell’impegno spaziale nazionale, oltre che personaggi ormai noti al grande pubblico.

Nella cupola spaziale di piazza San Silvestro a Roma, infatti l’astronauta Samantha Cristoforetti ha chiuso la mostra temporanea ‘Exploring Moon to Mars’. “È stato un anno estremamente importante per lo spazio in generale e per l’Europa”, ha affermato AstroSamantha alludendo ai finanziamenti Esa che porteranno “ad un aumento significativo” di risorse, in particolare per l’Italia. Ma c’è dell’altro, qualcosa di molto emozionante. C’è in Europa uno sforzo importante, che a me sta molto a cuore, per chiederci seriamente, dopo qualche decennio, se non sia il caso che anche noi fossimo, come gli americani, i russi, i cinesi e gli indiani, in grado autonomamente di lanciare esseri umani nello spazio e portarli in sicurezza a terra”. Non vogliamo, chiarisce Cristoforetti, fare le cose per conto nostro. Ma nella collaborazione internazionale è un’altra cosa quando si collabora alla pari”. Luca Parmitano, invece, l’altro astronauta simbolo dell’Italia, ha invece celebrato la Giornata nazionale dello spazio negli Usa, ospite dell’ambasciata d’Italia a Washington, per un evento dedicato agli studenti delle scuole superiori.

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