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Legge di Bilancio, Cna preoccupata per l’ipotesi di depotenziare i contratti a termine

Silvestrini: 'Tornano gli investimenti, la Manovra ci venga incontro'

Pubblicato:19-12-2017 05:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:00

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GROSSETO – La Cna è “fortemente preoccupata dall’ipotesi in discussione alla Camera di depotenziare i contratti a tempo determinato, riducendone la durata da 36 a 24 mesi. Una incomprensibile retromarcia della maggioranza rispetto alle novità introdotte nel 2014 che hanno consentito, pur in una fase di crescita ancora fragile, di conseguire risultati eccezionali sul fronte dell’occupazione. Il lavoro a tempo determinato non è lavoro di Serie B. E, peraltro, nelle piccole imprese la stragrande maggioranza di questi contratti si trasforma in rapporti a tempo indeterminato. Modificare questa norma rischia di non favorire i lavoratori e scontentare le imprese. La Cna non vorrebbe che si ripetesse la vicenda dei voucher la cui soppressione non ha prodotto alcun beneficio”, spiega l’associazione.

SILVESTRINI: TORNANO INVESTIMENTI, MANOVRA CI VENGA INCONTRO

Nella prossima legge di bilancio “ci aspettiamo che il parlamento ci dia ragione su molte questioni che abbiamo posto, a cominciare dal riporto delle perdite, dalla proroga del Sistri, dalla possibilità di poter progettare l’Iri nel 2018 per il 2019, e ci aspettiamo anche un segnale positivo sull’Imu”. Così alla DIRE Sergio Silvestrini, segretario generale Cna, in occasione dell’incontro che la CNA ha organizzato a Grosseto per ribadire le proprie richieste in vista della legge di stabilità.

“Siamo consapevoli delle rigidita’ di bilancio e delle difficoltà- prosegue- tuttavia il nostro mondo merita una risposta positiva e confidiamo che arrivi”. Quanto alla campagna mediatica lanciata recentemente da Cna su social e quotidiani, Silvestrini sostiene di “non aver alzato i toni, abbiamo battuto solo un colpo importante per manifestare il nostro disagio e la nostra difficoltà di fronte ad una legge di bilancio che non seguiva le indicazioni da noi proposte da tanto tempo”. Ovvero: meno tasse, meno spesa pubblica e più incentivi allo sviluppo del paese. “La campagna ‘Basta bla bla’ sta riscuotendo successo- riconosce Silvestrini- speriamo possa avere qualche approdo positivo in parlamento in queste ore”.


Qualche segnale importante “di recupero dello sviluppo economico in Italia c’è- aggiunge il segretario generale Cna- non è omogeneo ma tuttavia è evidente che si sta ripartendo. Spero, come tutti, che l’economia nel 2017 si chiuda col +1,6%, forse anche +1,7%. Non è quello che ci aspettavamo e di cui ci sarebbe bisogno, tuttavia rispetto alla drammatica situazione di qualche anno fa possiamo guardare al futuro con ottimismo. Stanno tornando gli investimenti, la domanda cresce, le nostre imprese potrebbero quindi usufruire di questo percorso positivo. Bisogna aiutare il mondo delle piccole imprese e delle microimprese- conclude Silvestrini- che rappresentano il 95% dell’intero patrimonio imprenditoriale italiano” .

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