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Marsilio: “L’Abruzzo non cambierà colore fino a Natale”

Nell'ultima settimana il 25% dei casi è stato registrato tra gli under 12

Pubblicato:19-11-2021 18:53
Ultimo aggiornamento:19-11-2021 18:53

MARCO_MARSILIO
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ROMA – “Se non ci saranno vorticosi incrementi o ondate anomale fino a praticamente Natale la nostra regione non rischia passaggi di colore o restrizioni particolarmente significativi”. Così alla stampa il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al termine dell’Unità di Crisi tenutasi nella sede dell’assessorato regionale alla Sanità di Pescara. “La situazione è sostanzialmente sotto controllo – ha aggiunto Marsilio – Tuttavia non vuol dire che dobbiamo stare tranquilli”.

Di qui l’appello rivolto ai cittadini perché si torni a rispettare le regole di comportamento su cui ci si è rilassati pensando, ha sottolineato, che essendo vaccinati non ci si ammala più. Così non è e l’arrivo dell’inverno è tornato a far crescere i contagi, sebbene, ha sottolineato “resta il fatto che l’incidenza delle persone non vaccinate tra quelle che finiscono in ospedale e in terapia intensiva è molto superiore rispetto a quelle che si vaccinano. Dobbiamo convincere le persone a farlo e chi lo ha già fatto già da sei mesi, ad accedere alla terza dose”.

MARSILIO: “IN ABRUZZO NELL’ULTIMA SETTIMANA 25% CASI TRA UNDER 12

Il 25% dei casi di Covid registrati in questa ultima settimana riguarda i ragazzi sotto i 13 anni, cioè la fascia di età non vaccinata. Quella fino ai 19 ha visto un incremento del 7%: la differenza è evidente. Tuttavia questi bambini non finiscono in ospedale, rischiano però di finirci i più anziani e in questo senso c’è una netta prevalenza di non vaccinati rispetto ai vaccinati tra i ricoverati. Abbiamo dato indicazione alle Asl di intensificare le campagne di tracciamento anche perché molti di quelli che finiscono nel reparto malattie infettive scoprono di essere positivi solo dopo essere andati in ospedale per altre ragioni”, spiega Marsilio.


Le scuole, dunque, si dimostrano ancora una volta i luoghi dove si registra la maggior crescita dei contagi, ma al momento non vi saranno restrizioni eccetto che nei casi particolari per cui, andando oltre una certa soglia, è necessario tornare in dad. A rendere complicata la gestione della diffusione del virus tra le fasce più giovani i trasporti ora al 100%, ma anche gli ingressi non più scaglionati e lo scarso rispetto delle regole: “Lavoreremo per intensificare controlli e screening”, ha concluso Marsilio, annunciando che la prossima settimana l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì incontrerà la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Antonella Tozza per verificare quali misure adottare per aiutare nel contenimento della diffusione del virus nelle aule. 

MARSILIO A NO VAX: “DANNEGGIATE VOI E GLI ALTRI

Chi si ritrova in ospedale perché non vaccinato “non solo fa un danno a se stesso, che è già grave, ma fa un danno a tutta la comunità. Quelli che finiscono in terapia intensiva per scelte irrazionali e sbagliate danneggiano tutti perché tolgono anestesisti e operatori sanitari alle sale operatorie. Personale che tra l’altro è impegnato ora nel recupero delle liste d’attesa e che non può farlo perché deve assistere i malati di covid in terapia intensiva. E’ questo il danno reale ed è quello che vogliamo evitare”, prosegue il governatore dell’Abruzzo. “È chiaro che se oggi siamo preoccupati per i numeri che abbiamo, dobbiamo ricordare che un anno fa i Pronto Soccorso non erano più in grado di accogliere i pazienti, che le file fuori dagli ospedali erano lunghe e che c’era una gravissima difficoltà nel fronteggiare la situazione. Non c’è alcun dubbio che la campagna vaccinale ha un grande effetto per contenere la pandemia. Non dobbiamo fare l’errore però di pensare che con il vaccino sia tutto risolto. Un errore ancora peggiore fatto da chi pensa che il non serve a niente, non se lo fa, e poi si ritrova in ospedale”, ha aggiunto il governatore abruzzese.

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