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Scuola, a Milano ‘Studenti presenti’: “Trasporti pubblici? Risolvere con mezzi privati e autisti in Cig”

Per la quarta settimana di fila gli studenti dei licei milanesi protestano contro la didattica a distanza

Pubblicato:19-11-2020 14:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:36

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MILANO – “Abbiamo delle idee per trasporti alternativi dato che in una citta’ come Milano questo e’ un problema importante. Ad esempio, ci sono lavoratori di imprese private che sono in cassa integrazione. Potremmo utilizzare quei mezzi, che adesso sono fermi nei garage, per organizzare trasporti d’istituto, studiando la provenienza degli studenti“. La proposta arriva da ‘StudentiPresenti’, il gruppo milanese che stamane, per la quarta settimana di fila, e’ sceso in piazza, sotto Regione Lombardia per ‘dare voce agli studenti’, come recitano i cartelli che ogni manifestante ha posizionato di fronte alla propria postazione.

A parlare e’ Chiara Todisco, rappresentante d’istituto del liceo ‘Carducci’ di Milano, arrivata da poco a rimpolpare le fila di questo neonato movimento di giovani che, anche col freddo, non sembrano voler lasciare la piazza: “I licei e gli istituti superiori sono chiusi da troppo tempo e non si e’ lavorato abbastanza per riaprirli- spiega, secca, alla ‘Dire’- Abbiamo la necessita’ di tornare velocemente in presenza e in sicurezza e che non ci siano chiusure continue perche’ questo influisce a livello sia psicologico che didattico su tutti gli studenti. Siamo anche disposti ad un rientro graduale pero’ bisogna capire su quali misure lavorare”.


I trasporti, appunto, sono uno dei fronti. “Per questo- le fa eco Luca Biscuola del ‘Volta’- stiamo alzando un po’ il tiro”. Vogliono richiamare la politica e le istituzioni alle loro responsabilita’. La scuola, prosegue lo studente, “e’ un tema fondamentale”, la politica “non deve farci aspettare un secondo di piu'”. La parlamentare dem Lia Quartapelle, ad esempio, li ha incontrati online proprio ieri sera: “Abbiamo discusso le nostre proposte con lei e intanto stiamo contattando altri deputati che supportano la nostra iniziativa per invitarli a un incontro in presenza”, dice poi Biscuola.

E stamane, in piazza, tra i primi cappelli di lana e qualche sacco a pelo, ha fatto capolino anche il simbolo ufficiale del gruppo. Un microfono barrato, come “quello che vediamo tutti i giorni in videolezione” a testimoniare “la differenza sostanziale tra la Dad e la didattica in presenza. Col microfono barrato- spiega Sveva Pontiroli, studentessa del ‘Volta’ e co-organizzatrice delle manifestazioni- noi non possiamo parlare tra compagni come facevamo prima e questo e’ uno dei problemi della Dad che non puo’ essere risolto con incentivi o aiuti esterni. La didattica deve essere in presenza“, conclude Pontiroli.

FONTANA PORTA IL THE’ A STUDENTI ANTI DAD CHE ATTACCANO: “UNA PASSERELLA PER LE FOTO”

Al quarto appuntamento di lezioni sotto Regione Lombardia, il governatore Attilio Fontana scende ad incontrare il gruppo milanese di ‘StudentiPresenti’: “Nell’ultimo mese, una volta a settimana, diversi ragazzi delle scuole superiori si sono trovati nella piazza della Regione per fare didattica a distanza- scrive il numero uno del Pirellone sul suo profilo Facebook- Una manifestazione seria e tranquilla che ha l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e politica per la riapertura delle scuole. Anche oggi, nonostante la temperatura non propriamente favorevole (a Milano ci sono 5 gradi), sono presenti. Ho pensato di incontrarli e portare loro del the’ caldo. Un confronto molto interessante e costruttivo. Mi convinco sempre piu’ che ascoltare i nostri ragazzi e’ tempo impiegato bene”.

“Una passerella per una foto” contrattaccano gli studenti e le studentesse sentiti dalla ‘Dire’, tra cui Sveva Pontiroli del ‘Volta’ che non si sentono affatto ascoltati. Il governatore, infatti, stando a quanto riferisce il gruppo, si sarebbe defilato, “tagliando corto, senza prendersi nessun impegno ne’ convocarci per un altro appuntamento“.

Fontana, inoltre, sempre secondo gli studenti, avrebbe detto che la scuola deve essere pronta a sacrificarsi in quanto parte di un sistema complesso. Le proteste degli studenti in piazza Citta’ di Lombardia sono iniziate proprio a seguito dell’ordinanza della Lombardia che, prima tra tutte le regioni, lo scorso 21 ottobre ha imposto il ritorno integrale alla Dad alle scuole superiori.

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