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Roma, Calenda: “Ancora nessuna coalizione, al Pd chiedo solo chiarezza”

"Il Pd è totalmente libero e non ha nessun dovere di sostenermi. Io comporrò una grande lista civica e lavorerò con i cittadini"

Pubblicato:19-11-2020 12:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:36
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ROMA – “Se ho trovato la coalizione? Ancora no. Io sto lavorando per Roma, abbiamno gia’ 7mila attivisti e sedi in ogni Municipio, lavoriamo sui grandi problemi di Roma che e’ una citta’ immensa, l’Eur da solo e’ grande come Milano. La stiamo andando a vedere pezzo per pezzo e quartiere per quartiere”. Lo ha detto il leader di Azione e candidato sindaco di Roma, Carlo Calenda, intervenendo a ‘L’aria che tira’ su La7.

Per Calenda “il Pd e’ totalmente libero e non ha nessun dovere di sostenermi, anche perche’ io ne sono uscito a causa della coalizione con il M5S, e non ho nessuna pretesa. Chiedo solo una cosa: chiarezza. Dicevano di voler fare le primarie e ora non ne parlano piu’, poi dicevano di voler far ritirare Raggi ma poi resta in campo, poi dicevano di volere candidati loro ma non ci sono. Io comporro’ una grande lista civica e lavorero’ con i cittadini. Sono partito presto solo perche’ per fare un lavoro su Roma ci vuole tempo, non si puo’ fare a 45 giorni dal voto”.

CALENDA A MELONI: “POLONIA E UNGHERIA CI RUBANO LAVORO E AZIENDE”

Polonia e Ungheria non solo stanno bloccando il Recovery Fund ma ci rubano i posti lavoro, prendono i fondi europei e tengono basse artatamente le tasse prendendosi tutte le nostre aziende. Ma davvero Giorgia Meloni deve difendere loro? Non era patriottica e sovranista? A Le Pen non passerebbe nemmeno per l’anticamera del cervello di difendere qualcuno che e’ contro l’interesse nazionale. E sullo Stato di diritto, che difende proprio le opposizioni, ha detto una totale fesseria. La procedura per l’articolo 7 e’ gia’ iniziata”, ha aggiunto Calenda.


CALENDA: “ANCHE ZINGARETTI MOLTO INSODDISFATTO, SERVE ESECUTIVO TECNICO”

“La mia proposta di un Governo del presidente con amministratori e tecnici di area? Zingaretti stesso e’ molto insoddisfatto del Governo. C’e’ una sensazione oggettiva di perdita del controllo. In un momento di emergenza nazionale servono bravi amministratori, serve una squadra larga o, se questo non e’ possibile, che almeno si faccia un ragionamento su ministri come Azzolina e Di Maio”, ha detto Calenda.

CALENDA: “IO IN ESECUTIVO TECNICO? NO, SONO UN POLITICO”

“Se entrerei in un eventuale Governo tecnico? No, perche’ io non sono un tecnico, sono un politico. Io non ho una visione negativa della politica, penso che la politica sia il momento piu’ alto della carriera di un uomo. Il mio passaggio da ministro che non era iscritto a un partito a persona che cerca di prendere il consenso spiegando quello che secondo me si deve fare, per me e’ un avanzamento e non una diminuzione”, ha aggiunto Calenda.

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