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‘Ndrangheta, ai domiciliari il presidente del Consiglio regionale della Calabria Tallini

Tra le accuse c'è il voto di scambio elettorale politico-mafioso

Pubblicato:19-11-2020 07:56
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:36
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Tallini_consiglio regionale calabria
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REGGIO CALABRIA – Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini (Forza Italia), è stato arrestato questa mattina dai carabinieri su richiesta della Procura della Repubblica, Direzione distrettuale antimafia, di Catanzaro.

Tra le accuse c’è il voto di scambio elettorale politico-mafioso.

Tallini al momento è agli arresti domiciliari.


FARMABUSINESS, DA COSCA SOSTEGNO A TALLINI PER ELEZIONI 2014

Gli elementi raccolti nel corso delle indagini relative all’operazione FarmaBusiness, che ha portato all’arresto oggi di 19 persone, tra cui l’attuale presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini, hanno permesso alla Procura della Repubblica di Catanzaro di definire i nuovi assetti della cosca Grande Aracri dopo le operazioni che ne hanno colpito i principali esponenti e lo stesso capo Nicolino Grande Aracri.

Dalla documentazione è emersa l’operatività della cosca nel reimpiego di proventi illeciti attraverso la costituzione di una società, con base a Catanzaro, finalizzata alla distribuzione all’ingrosso di prodotti medicinali mediante una rete di punti vendita costituiti da farmacie e parafarmacie: 20 in Calabria, 2 in Puglia e 1 in Emilia-Romagna.

Secondo la Procura è stato evidenziato anche il supporto fornito alla cosca, nella fase di avvio della società, da Domenico Tallini, esponente politico istituzionale della Regione Calabria, il cui intervento, contraccambiato anche con il sostegno della cosca alle elezioni regionali del novembre 2014, è stato decisivo per favorire e accelerare l’iter burocratico iniziale per ottenere le necessarie autorizzazioni.

GRATTERI: “TALLINI FACILITÒ I CONTATTI”

“Per arrivare a questo livello di indagine è necessario avere la disponibilità e la fortuna di dirigere investigatori di primo ordine, come i carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e Crotone e poi dei colleghi straordinari come i sostituti procuratori Paolo Sirleo e Domenico Guarascio e il mio procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla”. Così il procuratore Nicola Gratteri, commentando l’operazione FarmaBusiness che ha portato oggi all’arresto di 19 esponenti della cosca Grande Aracri di Cutro (Crotone) e dell’attuale presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini, posto ai domiciliari. “Si è trattato di una indagine complessa ed articolata – ha aggiunto – che non ha riguardato solo la Calabria ma anche l’Emilia-Romagna e l’Umbria, con un segmento delicato non solo per la pubblica amministrazione ma anche apparati politici. Grazie a Tallini – ha concluso Gratteri – è stato possibile, da parte della cosca, ottenere delle facilitazioni con funzionari della Regione per ottenere le autorizzazioni. In cambio ci sono stati i voti”.

Infine, è stato accertato il ruolo di professionisti ed imprenditori nella realizzazione del programma della cosca.

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