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Giorgia Meloni: “Roccaforti di sinistra non esistono più”

Da Reggio Emilia la leader di Fratelli d'Italia suona la carica per la doppia tornata elettorale del 2019, in Emilia-Romagna e delle amministrative della città del Tricolore

Pubblicato:19-11-2018 14:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:48

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REGGIO EMILIA – “Le roccaforti inespugnabili non esistono più perché la sinistra ha tradito gli italiani“. Da Reggio Emilia la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni suona la carica per la doppia tornata elettorale del 2019, in Emilia-Romagna e delle amministrative nella stessa città del Tricolore.

A margine del suo tour tra i distretti produttivi italiani, che oggi ha fatto tappa in quello del parmigiano reggiano, Meloni afferma: “Mi pare che negli ultimi anni sia stato dimostrato che queste roccaforti inespugnabili non esistano più perché la sinistra italiana ha tradito gli italiani. Quella sinistra che diceva di essere dalla parte dei più deboli si è poi in realtà schierata con la grande finanza, con le banche con i potentati e le multinazionali e la gente non l’ha più capita”.


Oggi, continua la leader di Fdi, “le persone guardano alla credibilità delle proposte e noi dobbiamo costruire una proposta che può affermarsi e che sappia dire ai cittadini che il centro destra è molto più vicino ai bisogni della gente più di quanto non lo sia stata una sinistra troppo attenta a costruire un sistema di potere”.

A “noi- prosegue Meloni- piace una politica che dia risposte a famiglie, lavoratori e imprese, risposte che mancano anche in questa manovra economica, lontana anni luce da quello che ci si aspettava. Cercheremo di rappresentare questo modello con una coalizione più possibile ampia che possa vincere, cosa che vale sia per le elezioni regionali che per le amministrative di Reggio Emilia. Si può vincere e lavoriamo per questo”.

Tra un anno, aggiunge il deputato Tommaso Foti, “potremo per la prima volta giocarci la partita regionale ad armi pari. Penso che il ricambio sia salutare, che tutti i cicli debbano chiudersi, siamo pronti a candidarci per questo cambiamento”.

Restando in ambito reggiano Meloni pone poi l’accento sulla questione “irrisolta” della difesa del made in italy, come nel caso del parmigiano reggiano aggredito dai prodotti cosiddetti “italian sounding”. Dice la numero uno di Fratelli d’Italia: “Siamo mobilitati anche su questo tema perché, mentre ci accapigliamo per una manovra che vale 30 miliardi, questa concorrenza sleale alle nostre eccellenze ci mangia tra i 60 e i 90 miliardi, 3 volte tanto”.

In merito alla situazione del governo, Meloni commenta: “Molti nodi stanno arrivando al pettine tra due forze politiche che obiettivamente hanno poco da condividere. Fratelli d’Italia cerca di fare la coscienza del centrodestra: sosteniamo i provvedimenti compatibili con quello che i cittadini hanno chiesto a maggioranza lo scorso 4 marzo e non sosteniamo quelli di un’altra sinistra rappresentata dal M5s, che emerge molto spesso in modo prepotente”.

Però, puntualizza, “non sto lì a tifare contro il governo, ma tifo perché l’Italia abbia delle risposte. Sono consapevole che un’alternativa a questo governo serve e cerco di costruirla con un lavoro importante su Fdi per fare crescere la nostra creatura politica e aiutarci a costruire una maggioranza che possa salire al governo con forze che sono compatibili, quindi alleandoci sicuramente con la Lega”. Insomma, conclude Meloni, “siamo qui a dire che ci siamo per difendere le nostre imprese, il lavoro, l’Italia, e la sua credibilità nel mondo”.

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