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Referendum, Silvia Prodi sul palco con Giuseppe Civati: “Nel Pd tanti No”

La consigliera Pd: "Se vince Sì regione più debole"

Pubblicato:19-11-2016 13:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:19

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silvia_prodiBOLOGNA – La prima a salire sul palco e’ dell’Estragon di Bologna per la ‘anti-Leopolda’ di Giuseppe Civati e’ stata la consigliera Pd in Regione Silvia Prodi, che ha chiuso il suo intervento parafrasando il celebre aforisma sui nazisti attribuito a Bertold Brecht. “Prima ci tolsero le circoscrizioni… Poi ci tolsero le province… Poi ci tolsero il Senato e cominciammo a non capire”. Prima di salire sul palco, Prodi aveva spiegato la scelta di aderire alla manifestazione.

“Da tempi non sospetti- dice- mi sono schierata per il ‘no’ e ho accettato l’invito di Elly Schlein di essere qui per parlare dell’effetto della riforma sulle Regioni”. La modifica costituzionale voluta dal Governo Renzi, sottolinea l’esponente Pd, “farà perdere potere alle regioni normali, quindi si complica la possibilità di incidere.

Invece le Regioni a statuto speciale diventano piccoli stati. Se se ne fa un tema di ottimizzazione delle risorse, queste Regioni dovrebbero dimostrare la loro necessita’ storica”. Prodi vede problemi “nella conduzione del governo”, anche per l’Emilia-Romagna, che secondo i fautori della riforma dovrebbe essere favorita in quanto “virtuosa”. Ma “virtuosa per quanto? Io difendo questa regione perché si governa bene”, osserva. La consigliera, tuttavia, non sente compromessa la sua appartenenza al Pd. “Siamo in tanti del Pd contro i contenuti di questa riforma- osserva- stiamo ai contenuti perché se ne facciamo una guerra di bande abbiamo già finito”, taglia corto.


di Mirko Billi, giornalista professionista

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