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Unicef: Guerre e povertà mettono a rischio la vita di milioni di bambini

In vista della Giornata per i diritti dell'infanzia l'Unicef ricorda che 250 milioni vivono in paesi colpiti da conflitti

Pubblicato:19-11-2016 14:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:19

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unicef_bambiniROMA – “Nonostante gli enormi progressi fatti dall’approvazione della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza, nel 1989, i diritti di milioni di bambini vengono ancora oggi quotidianamente violati”. Lo dichiara l’Unicef in vista della Giornata mondiale dell’infanzia che si celebra domani 20 novembre. “Nonostante i grandi progressi fatti, a livello globale, nelle ultime decadi in favore dei bambini, sono circa 6 milioni quelli che ancora muoiono ogni anno per cause prevenibili: i bambini che provengono da famiglie povere hanno il doppio delle probabilita’ di morire prima di compiere cinque anni rispetto a quelli di famiglie benestanti”. “Circa 50 milioni di bambini sono stati sradicati dalle loro case, di questi 28 milioni sono sfollati a causa del conflitto. I bambini intrappolati in aree sotto assedio – compresa la Siria, l’Iraq e la Nigeria del Nord – corrono maggiori rischi di vedere i loro diritti violati, a causa degli attacchi contro le scuole, gli ospedali e le loro case. A livello globale, circa 250 milioni vivono in paesi colpiti da conflitti”.

“Circa 385 milioni di persone vivono in condizioni di poverta’ estrema e piu’ di 250 milioni di bambini in eta’ scolare non stanno ricevendo un’istruzione. Circa 300 milioni di bambini vivono in aree in cui si raggiungono i livelli piu’ alti al mondo di inquinamento esterno dell’aria, superando di sei volte o piu’ le linee guida internazionali”. “I conflitti, le crisi e una devastante poverta’ mettono a rischio le vite e il futuro di milioni di bambini. Anche per questo, proteggere i diritti dei minori e’ piu’ urgente che mai ed e’ inoltre fondamentale per costruire societa’ piu’ forti e stabili”, dichiara Giacomo Guerrera, presidente dell’Unicef Italia. “Dobbiamo fermare queste violazioni, investendo di piu’ per raggiungere i bambini maggiormente vulnerabili, altrimenti pagheremo il prezzo di un rallentamento della crescita, di una maggiore disuguaglianza e di una minore stabilita’”. L’Italia ha ratificato la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Crc) nel 1991. La Crc e’ stato il trattato per i diritti umani piu’ rapidamente e piu’ largamente ratificato al mondo e ha fissato degli standard fondamentali e universali in favore di un’infanzia sana, protetta e dignitosa per ogni essere umano.

Il prossimo mese, l’Unicef celebrera’ i 70 anni di attivita’, durante i quali ha portato aiuti d’emergenza, assistenza di lungo periodo e speranza a bambini le cui vite e il cui futuro sono stati messi a rischio dal conflitto, dalle crisi, dalla poverta’, dalle disuguaglianze e dalla discriminazione.


(www.redattoresociale.it)

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