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Assobiomedica: “Solo 4 Regioni su 21 rispettano i tetti di spesa”

Così Luigi Boggio, presidente di Assobiomedica, nel corso dell'Assemblea dell'associazione di Confindustria (che rappresenta le imprese di dispositivi medici), in corso oggi a Roma presso Palazzo Wedekind.

Pubblicato:19-11-2015 16:21
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:36

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Apparecchiature sanitarieROMA – “Imporre acquisti centralizzati al massimo ribasso e tetti di spesa a livelli inconcepibili, rispettati oggi solo da 4 regioni su 21, non fanno altro che avallare modalità di gestione della spesa poco strategiche, che non guardano a un miglioramento né del Servizio sanitario nazionale né del trattamento del paziente”. Così Luigi Boggio, presidente di Assobiomedica, nel corso dell’Assemblea dell’associazione di Confindustria (che rappresenta le imprese di dispositivi medici), in corso oggi a Roma presso Palazzo Wedekind.

“Molti amministratori- ha proseguito- non hanno ancora chiaro che le moderne tecnologie mediche, se acquistate in modo appropriato e con una pianificazione sanitaria a monte, fanno risparmiare. Introdurre dispositivi medici di ultima generazione, infatti, riduce i tempi di ospedalizzazione del paziente, così come integrare i servizi con l’assistenza domiciliare fa risparmiare sui costi di gestione e del personale”.

Secondo Boggio, quindi, servono “interventi mirati all’efficienza e all’appropriatezza del sistema- ha sottolineato- che introducano percorsi diagnostico-terapeutici per la gestione dei pazienti, un piano nazionale per combattere le infezioni ospedaliere, interventi di appropriatezza diagnostica e specialistica. In questo modo, si sarebbero risparmiati quasi 2 miliardi l’anno, le stesse risorse tagliate in modo lineare con un vantaggio in termini di prestazioni e di competitività- ha concluso il presidente di Assobiomedica- sia per i cittadini che per l’industria”.


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