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di Giusy Mercadante e Maria Carmela Fiumanò
ROMA – Momenti di tensione questo pomeriggio a Napoli durante il corteo di protesta contro il G7 Difesa ospitato proprio nel capoluogo campano. I manifestanti si sono scontrati contro la polizia in pieno centro.
“Oggi a Napoli ancora una volta una manifestazione per i temi della pace diventa teatro di violenza e scontri, con comportamenti che nulla hanno a che fare con la libera espressione del pensiero. Ancora una volta gli operatori delle Forze dell’ordine, aggrediti e offesi, hanno saputo garantire la tenuta dell’ordine pubblico con l’equilibrio e la competenza che da sempre li contraddistinguono nel quotidiano e straordinario impegno nelle piazze delle città, a tutela di tutti”. Lo ha dichiarato il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, dopo gli scontri che si sono verificati, in concomitanza del G7 Difesa, mentre il corteo degli attivisti pro Palestina cercava di avvicinarsi, attraversando le strade del centro, a Palazzo Reale dove erano in corso i lavori del summit.
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I manifestanti hanno lanciato pietre e bottiglie verso la polizia in tenuta anti-sommossa che ha risposto con fumogeni e manganelli riuscendo a bloccare il tentativo di forzare la ‘zona rossa’. Non risultano feriti. Dopo gli scontri la situazione è tornata tranquilla.
Il corteo è stato organizzato per protestare contro la guerra in Medio Oriente, contro Israele – rinominata IsraHell – e per chiedere la fine del genocidio a Gaza. Come riporta Today, Davide Dioguardi di Rete Napoli contro la Guerra, uno dei movimenti che hanno organizzato il corteo, a inizio corteo aveva detto: “Lo spirito è quello di portare in piazza la voce di Napoli contro la guerra, contro il genocidio del popolo palestinese. Le prescrizioni della Questura ci sembrano più una provocazione, siamo di fronte ad una messa in dubbio dello stato democratico rispetto alla libertà di scendere in piazza di manifestare e di dire la propria nella maniera in cui si ritiene di volerlo fare”.
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