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A Ramin Bahrami il premio Penisola Sorrentina per la categoria ‘personalità internazionale’

Considerato uno dei più importi interpreti di Bach al mondo, il maestro iraniano riceverà il riconoscimento sul palco del teatro comunale Tasso di Sorrento sabato 23 ottobre

Pubblicato:19-10-2021 12:35
Ultimo aggiornamento:19-10-2021 12:53
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Ramin Bahrami
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NAPOLI – Al maestro iraniano Ramin Bahrami sarà consegnato il premio Penisola Sorrentina nella categoria ‘personalità internazionale’ sabato 23 ottobre prossimo. A fare da cornice al riconoscimento un progetto di sperimentazione legato al rapporto tra il cinema e Bach, in particolar modo quello di Pasolini.
La prima fase del cinema pasoliniano (il ciclo “nazional-popolare”) si presenta come uno studio dell’èpos degli umili, degli emarginati, incentrandosi su una rappresentazione delle borgate sottoproletarie che Pasolini, con spirito agiografico laico e gramsciano, tende a “sacralizzare”, giovandosi anche dell’apporto della musica “sublime” di Bach.

Questo periodo si apre con la “Passione” di Accattone e si chiude con quella del Vangelo secondo Matteo. Molti sono i temi e i motivi che legano le due opere e i loro protagonisti; isomorfismo reso ancora più evidente dal comune utilizzo di alcune pagine bachiane, e in particolar modo dal Coro finale della Matthäus Passion. E Ramin Bahrami è considerato uno dei più importi interpreti di Bach al mondo. Dopo l’esecuzione dei Concerti di Johann Sebastian Bach a Lipsia nel 2009 con la Gewandhausorchester diretta da Riccardo Chailly, la critica tedesca lo considererà: “un mago del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale”. (Leipziger volkszeitung).
Incide in esclusiva per Decca-Universal. I suoi cd sono dei best seller e riscuotono sempre molto successo di pubblico e di critica tanto da indurre il Corriere della Sera a dedicargli una collana apposita per 13 settimane consecutive. È entrato cinque volte nella classifica top 100 dei dischi più venduti pop di Gfk.

Le sue registrazioni vengono regolarmente trasmesse dalle maggiori emittenti internazionali.
Ramin Bahrami ha scritto due libri per Mondadori e un terzo edito da Bompiani dal titolo “Nonno Bach”. È stato insignito del premio “Mozart Box” per l’appassionata e coinvolgente opera di divulgazione della musica, gli è stato conferito il Premio “Città di Piacenza-Giuseppe Verdi” dedicato ai grandi protagonisti della scena musicale, riconoscimento assegnato prima di lui a Riccardo Muti, José Cura, Leo Nucci e Pier Luigi Pizzi.

Sul palco del teatro comunale Tasso di Sorrento, il maestro iraniano sarà affiancato da un altro grande artista: Danilo Rea, presidente della sezione musica e cinema del Premio, che vede alla direzione artistica Mario Esposito. Se Bahrami dice che Bach gli ha salvato la vita (la sua musica è stata un’ancora di salvezza contro l’Iran di Khomeini e l’orrore della guerra), Danilo Rea coniuga la musica classica con i sentimenti e la sperimentazione tipici del jazz. Bahrami e Rea hanno inciso “Bach is in the air”. Un Bach assolutamente inedito allora quello proposto dal Premio Penisola Sorrentina, che è promosso in collaborazione con il Comune di Sorrento e la Regione Campania.
Un momento di grande rilievo culturale, aperto alle improvvisazioni musicali e al cinema, in quella eterna sospensione tra la “Carne e il Cielo”, per usare le parole di Pier Paolo Pasolini.

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