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Report della commissione Affari esteri del 19 ottobre

La “ripartenza”delle commissioni miste tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica italiana al centro del comma Comunicazioni della Commissione Affari esteri riunita oggi a Palazzo Pubblico

Pubblicato:19-10-2020 17:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:05

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La “ripartenza”delle commissioni miste tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica italiana al centro del comma Comunicazioni della Commissione Affari esteri riunita oggi a Palazzo Pubblico. In particolare, nel riferimento del Segretario di Stato Luca Beccari sul recento incontro avuto con il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, è stata riportata “la forte disponibilità da parte del governo italiano nell’aprire una stagione di confronto e dialogo su tutti i dossier aperti- spiega in Aula ai commissari Beccari- problema targhe, frequenze, approvvigionamento energetico, proventi da confisca, riconoscimento titoli di studio”. Ma soprattutto, il Segretario di Stato annuncia la disponibilità per una prima commissione mista dedicata “alla richiesta di assistenza finanziaria fatta da San Marino alla Repubblica italiana, richiesta legata all’acquisizione di mezzi finanziari necessari per affrontare l’emergenza covid e il rilancio del nostro sistema economico”.

Negli interventi successivi dei commissari viene espresso apprezzamento bipartisan per il dettagliato riferimento del Segretario di Stato e per le notizie positive sul rilancio del rapporto con l’Italia. Mentre critiche sono avanzate dai commissari Alessandro Bevitori, Libera, e Nicola Renzi, Rf, per aver appreso dalla stampa economica italiana la notizia della definizione dei “Titan bond”

“Sarebbe stato bello avere prima un confronto in sede istituzionale- manda a dire Bevitori- ci sono alcune informazioni che vorrei fossero chiarite, tra cui la notizia che mi lascia più perplesso, la durata di 5 anni, un tempo assai breve per la restituzione del nostro debito”. Renzi punta quindi il dito contro il governo che “ha già bello che confezionato il bond”. Allora “la commissione Finanze di domani è solo pro-forma- stigmatizza- perché farla?”.


“Le condizioni finali del titolo le deciderà la Commissione finanze- replica il Segretari Beccari- sulla base delle informazioni raccolte sul mercato e della sostenibilità del nostro debito”. E ancora: “In questi giorni avremo le prime evidenze del pricing- assicura- e il Segretario competente domani andrà a relazionare in Commissione finanze”.

Concluso il comma comunicazioni, la Commissione prosegue i lavori affrontando i punti successivi all’ordine del giorno con le nomine e revoche di Rappresentanti diplomatici e consolari e le concessioni di permesso di soggiorno e residenze. La seduta terminerà poi con due comma in seduta segreta relativi ai riferimenti del Presidente della Commissione sulla richiesta di incontro da parte dell’Ambasciatore della Repubblica di Georgia e sulla nota pervenuta dal Console Onorario della Repubblica di San Marino presso il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.

Di seguito un estratto sul dibattito in comma comunicazioni.

Comma 1. Comunicazioni.

Paolo Rondelli, Pdcs, Presidente

Io e il collega Muratori di Libera saremo parte dell delegazione dell’assemblea parlamentare Osce che osserverà le elezioni americane, partiremo il prossimo 1° ottobre e torneremo la sera del 5 ottobre. In particolare saremo ad osservare San Diego in California, prima faremo tutte le riunioni preparatorie a Wahsington con 80 colleghi e poi, insieme ad alcuni colleghi del parlamento italiano, saremo a San Diego. La presenza di San Marino in questa missione può essere un bel segnale all’interno dei lavori dell’assemblea parlamentare Osce. Sarà mia cura riferire in una prossima commissione e nel prossimo Consiglio.

Luca Beccari, Segretario di Stato Affari Esteri

Ho diverse comunicazioni. La celebrazione dello scorso 1° ottobre è stata occasione di incontro con numerosi rappresentanti del corpo diplomatico accreditato e occasione confronto su diversi temi. Per la mia Segreteria e per il governo è stata la prima occasione di presentarsi attorno alla cerimona di investitura del Capitani Reggenti, tenendo conto che il 1° aprile scorso le celebrazioni sono state in forma ridotta per il Covid. Quindi va sottolineato rispetto al rapporto con il Regno unito: abbiamo ricevuto l’ambasciatore accreditato, è stata occasione- oltre che per firmare l’accordo su vacanza-lavoro e per firmare il memorandum sulla donazione del contributo inglese alla Repubblica di San Marino per l’emergenza sanitaria- per immaginare futuri scenari di collaborazione, alla luce del nuovo scenario che vede il Regno unito non far più parte dell’Ue e andare a definire intese bilaterali dirette. Si è delinata volontà di negoziazione per accordi in tema economico, emerge la necessità definire il Dta, così come l’accordo sulla protezione degli investimenti. Oltre a queste due intese, si valuteranno forme di collaborazione in materia finanziaria. Il tema del rapporto con il Regno unito porta anche a dover rivedere alcune intese già esistenti, per esempio quella sullo scambio automatico di informazioni che faceva parte della convenzione tra San Marino e Ue, poi sono necessari adattamenti tecnici su relazioni esistenti.

Analoga la situazione con la Federazione Svizzera, a seguito della visita del ministro degli Esteri, Cassis, che ha presenziato alla cerimonia come oratore, e con cui abbiamo avuto un lungo bilaterale su temi di possibile collaborazione. E’ stato firmato un memorandum con cui inizia un dialogo su temi specifici, il memorandum è un primo passo che va a ri-istituzionalizzare i rapporti, ma nell’ambito del bilaterale è emersa la disponibilità a confrontarci in maniera diretta su alcuni temi sollevati più volte da San Marino: il tema dell’accordo sulle doppie imposizione e risoluzioni a problemi di tipo amministrativo che riguardano pochi casi di lavoratori o studenti sammarinesi in Svizzera, e poi il tema della collaborazione in campo universitario e a livello di sistema di istruzione. Abbiamo anche affrontato temi comuni ed è stata occasione per fare un punto sul Dossier Targhe, che interessa anche loro, e la conformità agli standard internazionali.

Ci sono stati poi diversi incontri con ambasciatori che hanno presenziato alla cerimonia, alcuni hanno presentato le credenziali qualche giorno prima. Segnalo la presentazione del nuovo ambasciatore dell’Unione europea presso San Marino con cui si è ribadita la volontà di procedere per l’accordo di collaborazione in tempi celeri, andando a cercare di immaginare i prossimi 18 mesi come 18 mesi di slancio e di forte lavoro su questo dossier. Dopo diversi anni di negoziato, riteniamo debba arrivare una giusta conclusione, fatte salve le aspettative sammarinesi sul tema della piena integrazione e sulle misure di implementazione che rendano sostenibili alcune parti dell’acquis. Riflessione è stata fatta sulle diverse posizioni di Andorra, Monaco e San Marino, da parte nostra massima disponibilità a proseguire con l’approccio multilaterale, purché le posizioni altrui non rallentino il negoziato.

Anche con il nuovo console americano è stata occasione per affrontare temi di interesse, in particolare si è registrata disponibilità a migliorare i rapporti, già ottimi, tra i due Stati mediante la stipula di accordi che facilitino opportunità in ambito economico. E’ stata reiterato la richiesta di un accordo sulla previdenza e il tema riguardante la protezione degli investimenti e l’eliminazione della doppia tassazione.

Quindi in riferimento all’incontro avuto lo scorso 15 ottobre con il ministro degli Affari Esteri della Repubblica italiana, Luigi Di Maio: è stato preparato per lungo tempo. Ho registrato una forte disponibilità da parte del governo italiano nell’aprire una stagione di confronto e dialogo su tutti i dossier aperti: problema targhe, frequenze, approvvigionamento energetico, proventi da confisca, riconoscimento titoli di studio. I temi sul tavolo sono tantissimi ed è stata dimostrata disponibilità alla proposta di una prima commissione mista già dal 28 ottobre come primo appuntamento di una serie di incontri serrrati per risolvere i diversi dossier aperti. Il primo incontro verterà sulla richiesta di assistenza finanziaria fatta da San Marino alla Repubblica italiana, richiesta legata all’acquisizione di mezzi finanziari necessari per affrontare l’emergenza covid e il rilancio del nostro sistema economico, come azione coordinata al percorso di emissione di bond e all’acquisizione di mezzi necessari a finanziare riforme necessarie al paese. La richiesta di assistenza finanziaria è sostanzialmente una richiesta di supporto in fase transitoria che accompagna San Marino verso la messa in campo di interventi necessari a dare solidità finanziaria allo Stato. Su questo ci sono stati già confronti e scambi di vedute e in un incontro della settimana scorsa è stata confermata la volontà italiana di individuare una soluzione soddisfacente per la Repubblica di San Marino.
E’ stato poi riconosciuto prioritario l’apertura di un nuovo negoziato per rivedere l’accordo in materia radiotelevisiva, accordo che risente della riassegnazione delle frequenze di Ginevra, e anche su questo ho avuto la disponibilità italiana di trovare una soluzione tecnica che mantenga inalterata la capacità di trasmissione della nostra Rtv su altre frequenze, con la possibilità anche di avere una copertura maggiore.
Quindi sull’accordo di approvvigionamento energetico: è possibile si negozi un accordo che abbia gli stessi contenuti di quelli in scadenza quest’anno, rivisto semma nella durata che potrebbe essere allineata ad altri accordi.
Quindi è stata data disponibilità a riprendere in considerazione le misure in tema di targhe, è stata recepita la nostra segnalazione, reiterata anche da Monaco e Svizzera, sull’emendamento, è stato riconosciuto e compreso dal governo italiano che ha dato massima disponibilità a introdurre un correttivo ulteriore.
Nel mese di novembre ci sarà la visita del Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri Scalfarotto, nominato dal ministro Di Maio come referente specifico delle questioni italo-sammarinesi. Sarà ulteriore occasione di confronto sui temi accennati, dopo che una o due commissioni miste si saranno già riunite sul piano tecnico.

Sulla Consulta dei sammarinesi all’estero: è stata organizzata in videoconferenza per le difficoltà legate alla mobilità dall’ America. La consulta si è svolta ma le diverse tipologie di strumentazioni dei partecipanti hanno reso difficile uno svolgimento ordinato dei lavori, per cui si è data disponibilità a organizzare- emergenza covid permettendo- nel 2021 una consulta in via straordinaria supplementare in presenza, in modo da recuperare quest’ultima che ha avuto uno svolgimento difficile.

Andrea Zafferani, Repubblica futura
Rispetto alle frequenze di Rtv, in discussione nella prossima assegnazione, quali sono i mandati politici che il ministro Di Maio ha dato? Lo chiede perché se non c’è un preciso mandato politico nelle commissioni tecniche in genere le cose si arenano, o i tecnici vanno per conto loro, è importante la politica dia mandati chiari ai suoi tecnici.

Rinnovo poi apprezzamento per come il Segretario ha trattato il ‘caso targhe’, l’emendamento approvato necessita infatti di una serie di accompagnamenti per risolvere il problema definitivamente. Anche per questo mi interessava sapere il mandato politico del ministro.

Parlo poi di un’altra vicenda legata al tema dell’informazione. Oggi è uscito un editoriale del direttore Rtv, Carlo Romeo, che contiene elementi che dovrebbero stimolare uan riflessione, è un editoriale che dà conto di un procedumento penale che è andato a concludersi con l’archiviazione. Non entro nel merito delle valutazioni della magistratura, ma se è vero quanto riportato, diciamo che il lavoro anche degli uffici dello Stato, in particolare quello della Segreteria istituzionale che redige i verbali, viene messo in discussione perchè sulla base di quei verbali c’erano stati dei passaggi giudiziari. Desidererei approfondire- anche in seduta segreta, con il direttore Rvt e il ministro competente all’informazione. Mi sembra rilevante.

Paolo Rondelli, Pdcs, Presidente

Non ho ancora letto l’editoriale di Romeo, sarà mia cura leggerlo, essendo una delle parti in causa la cosa miliore sarebbe convocare in una prossima commissione il segretario di Stato di riferimento, magari in seduta segreta, per interrogarlo.

Alessandro Bevitori, Libera

Ringrazio il segretario per il riferimento, mi fa piacere si porti ancora avanti la questione targhe, è evidente che non è stato risolto nulla rispetto ai problemi che c’erano ieri. Ben venga ci sia una presa d’atto chiara sotto questo aspetto. Vorrei quindi chiedere qualche informazione in più rispetto al passaggio epocale che ci apprestiamo a fare rispetto ai ‘Titan bond’. Abbiamo letto sul “Sole24 Ore” che il ministro del Tesoro italiano è al lavoro con il Segretario di Stato Affari Esteri Luca Beccari, sarebbe stato bello avere prima un confronto in sede istituzionale. Ci sono alcune informazioni che vorrei fossero chiarite. La notizia che mi lascia più perplesso è la durata di 5 anni, un tempo assai breve per la restituzione del nostro debito. Qualche chiarimento poi sulla quota interessi: si dice che da domani verrà annunciato il rendimento del Titan Bond e così si va a delineare l’interesse che dovremo pagare. Domani verrà annunciato, non so se qui abbiamo un range, tempo fa si parlava di un 3-4%, prima del declassamento di Fitch. Vorrei capire se possiamo avere qualche informazione in più.

Nicola Renzi, Rf
Più volte in quest’Aula ci siamo confrontati per richiedere di dare applicazione all’Odg di aprile scorso che ingaggiava tutte le forze politiche e il governo ad agire per portare avanti e sondare le vie migliori per l’emissione di titoli di Stato, obbligazioni, per ritrovare modalità che potessero portare liquidità al nostro Paese. L’Odg indicava delle strade che il congresso di Stato poteva percorrere, però poi c’erano vincoli precisi, si diceva in modo chiaro che un’eventuale emissione di titoli du debito pubblico dovesse passare attraverso il vaglio della Commissione Finanze, che è convocata per domani. Eppure noi già abbiamo visto su testate italiane finanziarie, proprio il pacchetto già confezionato dell’obbligazione sammarinese- che si chiamino ‘San Marino bond’ o altro- percependo che la cosa è già decisa e fatta. Cosa vorrebbe dire poi dare questi annunci su Bloomberg ed MF se domani si dovesse cambiar idea? In fondo allora la commissione di domani è solo ‘pro-forma’, abbiamo letto i parametri sul giornale, allora mi chiedo perché fare la commissione. Il governo ha deciso di indebitare Paese di 300.000.000 di euro con determinate agenzie, di cui non conosciamo i contratti, e oggi sappiamo che il bond è già ‘bello che confezionato’. Un modo di agire come questo si commenta da solo. Procedete pure così.

Ringrazio il Sds Beccari per il riferimento articolato. Magari si può valutare in una prossima commissione se fare un comma segreto in cui il Segretario possa relazionare meglio sui contenuti del dialogo, in modo che i commissari possano esprimere i loro desiderata in base ai quali anche il governo possa mandare avanti il dossier dei rapporti con l’Italia.

Paolo Rondelli, Pdcs, presidente
Anche io credo che i rapporti con l’Italia possano essere un tema della prossima seduta della commissione.

Francesco Mussoni, Pdcs

Ringrazio il Segretario per il riferimento, va registrato in modo marcato l’incontro bilaterale con il ministro Di Maio, nelle modalità e nei contenuti riferiti è stato un incontro politico, non di routine, ma per affrontare e analizzare i dossier. Si coglie la differenza tra incontro di cortesia e incontro operativo. Qui si coglie la volontà di riconoscere il rapporto bilaterale e di affrontare il dossier in modo tecnico e operativo. Credo la commissione mista siano diversi anni che non sia stata convocata, è un risultato oggettivo dell’incontro. Anche la designazione di Scalfarotto, figura autorevole e riconosciuta, è indicativa. E’ un passaggio da segnalare. Condivido la proposta di discutere in commissione Esteri temi di natura istituzionale della politica bilaterale su cui la commissione può dare indirizzi. Se c’è una seduta utile al governo per un riferimento più dettagliato, magari una volta avviata la commissione mista può essere interessante condividere a stretto contatto con il governo i vari dossier.

Gian Matteo Zeppa, Rete

Grazie Segretario per aver aggiornato la commissione sul ristabilimento dei rapporti con il nostro partner territoriale ed economico. Credo quanto richiesto, ovvero poter sviluppare i vari dossier sul tavolo, sia nelle corde della commissione Esteri. Il ristabilmento dei rapporti con il nostro partner italiano è stato uno dei temi forti anche in campagna elettorale e del governo, perché provenivamo da una situazione di rapporti difficili nella scorsa legislatura.

Sull’editoriale del dg Romeo: ricordo bene che ci fu già un intervento in diretta televisiva nel prime-time del direttore in cui dava giudizi con il medesimo tono. Non mi piace sollevare dubbi sul lavoro della Segreteria Istituzionale. Tutti gli eventuali verbali sono soggetti ad osservazioni da parte dei consiglieri, ben venga fare un chiarimento su come si utilizza la tv di Stato.

Maria Luisa Berti, Noi per la Repubblica

Anche io ringrazio il Segretario, esprimo apprezzamento e gradimento per poter avere riferimenti sull’operato svolto nel rilancio dei rapporti con l’Italia. Domani sulle questioni finanziarie e sui bond ci sarà una Commissione finanze deputata a quei temi, quella la sede. Così come non deve essere competenza della nostra commissione entrare nel merito delle dichiarazioni del dirigente Romeo, in ordine a un fatto su cui c’è un procedimento penale. Rilievi di quel tipo devono essere tenuti fuori nell’ambito di questa commissione, ci sono altri ambiti.

Giuseppe Maria Morganti, Libera
Mi unisco al coro che vede con favore i percorsi di avvicinamento con Repubblica italiana, sono colpito dall’iniziativa dell’incontro grazie cui, al di là del rapporto diplomatico, si possa fattivamente avviare un percorso su questioni aperte tra i due Stati, avviate nelle precedente legislatra, E’ bene che si prosegua.

Denise Bronzetti, Noi per la Repubblica

Condivido con Berti, in merito al tema sollevato dal collega Zafferani, se ha necessità o meno di essere approfondito, non è certo compito di questa commissione farlo, non avrebbe né competenza né contezza del materiale necessario per giungere al chiarimento richiesto.

Non avevo letto l’editoriale a firma di Romeo, non è la prima volta che lo fa, esprimo perplessità.

Questo editoriale ha il contorno di inopportunità, ci sono anche inchieste in corso e non credo si faccia un buon servizio alla collettività se si insinua il dubbio che qualcuno abbia messo del dolo.

Andrea Zafferani, Rf

Un chiarimento: ho riferito quanto riportato nell’editoriale e che sembra essere scritto nel decreto di archiviazione, ovvero che la segreteria Istituzionale non avrebbe verbalizzato correttamente. Non mi permetterei mai dirlo io, ma sembra esserci questo problema segnalato nel decreto di archiviazione. Non era un mio pensiero.

Luca Beccari, Sds Affari Esteri, replica

Al commissario Morganti: come ho avuto modo di dire più volte, la politica estera non nasce e non muore in una legislatura, nessuno si inventa niente, concordo sulla necessità di seguire in coerenza e la storia di San Marino è testimonianza di questo.

Sui frontalieri e sulla questione targhe: l’emendamento dà un’enorme apertura, ma sarebbe meglio avere delle circolari applicative che definiscano le circorstanze in casi particolari, ci farebbe stare più tranquilli. C’è massima disponibilità anche nella revisione di quell’emendamento, potremmo pensare a una riformulazione utile per San Marino del tipo “escludere veicoli intestati ad aziende sammarinesi”, che salverebbe il caso in cui l’autista sia un collaboratore non continuativo, per esempio. Poi c’è il rapporto dei legami stretti, tematica più difficile da affrontare, ma anche qui c’è disponibilità. Aver spiegato che alcuni luoghi comuni possono essere ancora vivi, che si possano intestare veicoli senza avere la residenza o che si possano intestare veicoli a uso non esclusivo crea basi per aprire tale disponibilità. Sul tema targhe le cose vanno avanti, speriamo di arrivare alla definizione di un testo migliore dell’attuale.

Questione frequenze: nasce perché l’autorità di Ginevra nell’ambito delle assegnazione di frequenze ha ridefinito che nella riassegnazione le frequenze da una certa numerazione in avanti, mi pare dalla 39/40- siano dedicate alla telefonia e ai 5G. Siccome l’accordo tra San Marino e Italia riguarda il canale 51 e che questo non può più essere utilizzato a fini televisivi, ciò ci spinge a ricercare una soluzione tecnica di trasmissione del segnale. Il mandato politico registrato è quello di arrivare a una soluzione che trasli l’accordo che abbiamo oggi sul piano tecnico e questo compito che verrà dato al Mise. Sul tema collaborazione televisiva c’è la volontà di mantenere gli accordi, questo è il punto. Idem sul tema dell’approvvigionaemnto energetico, tema più sensibile ma che è stato riconosciuto come importante per San Marino per poter finanziare gli investimenti. Ci saranno nell’ambito delle commissioni miste più autorità coinvolte, quello che è emerso è che la Farnesina e la Segreteria Affari esteri avranno la regia di questi incontri nell’intento di andare a individuare le migliori soluzioni.

Il bond: dispiace sentire sorpresa in quella che è stata l’anticipazione sui giornali, non è che non se ne sia mai parlato. La parte di acquisizione dei mezzi finanziari è disciplinata dalla legge di bilancio che definisce i contorni macro dell’indebitamento. Dell’emissione del bond ne abbiamo parlato più volte in Consiglio, la strategia del governo è diversificata e tiene conto di più fattori. Prima esigenza è quella di non affidarsi a un unico prestatore. Andare sui mercati internazionali è una enorme sfida per San Marino. Oggi serve iniezione di capitali esterni e bisogna ragionare sulle migliori soluzioni, il mercato rende possibile strutturare il debito immuni da ogni esigenza di ordine politico. Anche nell’ottica di reinvestire il debito corrente.

Cinque anni non sono pochi, se i debiti interni che andranno chiusi con emissione debito sono debiti che scadranno prima e su cui non esiste ammortamento. Quindi questo permetterà di spostare in avanti le scadenze e di iniziare un percorso di ammortamento. C’è la parte di nuovo debito da utilizzare a sostegno dell’economia. Nell’emissione del debito subentrano nuovi fattori. Chiaro che le condizioni finali del titolo le deciderà la Commissione finanze sulla base delle informazioni raccolte sul mercato e della sostenibilità del nostro debito. In questi giorni avremo le prime evidenze del pricing e il Segretario competente domani andrà a relazionare in Commissione finanze. Non ci siamo dimenticati la strada del Fondo monetario, ma le tempistiche qui non coincidono con le esigenze finanziarie che ci sono oggi, da qui la richiesta anche alla Repubblica italiana di accompagnarci ai passaggi necessari per avere la stabilità finanziaria che ci consenta di superare il momento di difficoltà. Questo è il quadro. E ne abbiamo discusso ampiamente in Aula. Se sono necessari ulteriori ragguagli dopo la Commissione di domani con il collega di governo ci accorderemo per portarli a compimento.

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