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Roma, Calenda chiama Barca ma il Pd frena: “Chi ama la città la metta prima del proprio ego”

Botta e risposta via twitter tra Calenda e Barca. Intanto prosegue il dibattito nel Pd: "Serve un percorso di partecipazione aperto a tutti"

Pubblicato:19-10-2020 11:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:04
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ROMA – Botta e risposta via twitter tra Carlo Calenda, che ieri ha ufficializzato la sua candidatura per la cora al Campidoglio, e Fabrizio Barca, economista già ministro della Coesione territoriale nel governo Monti.

Su twitter, infatti, Barca scrive: “‘Calenda si autocandida’. Sappiamo quale stampa lo appoggerà. Non sappiamo: Con quale strategia per Roma? Con quali competenze e saperi su Roma? Con quale squadra per Roma? Espresso da o in sintonia con quale movimento, partito, alleanza sociale per Roma? Roma glielo chiederà”.

A stretto giro, la replica di Calenda: “Fabrizio fino a 2 settimane fa il problema era il No di tutti quelli a cui è stato chiesto. Oggi è il mio Si’? Il cv lo conosci, il programma si costruirà insieme a chi lavora nelle municipalità, alla coalizione, recuperando quanto fatto al Mise. Per questo dobbiamo partire subito”.


“Anzi- aggiunge l’aspirante sindaco di Roma- ti dirò di più Fabrizio, penso che abbiamo esperienze e conoscenze molto complementari. Come sai ti ho cercato spesso senza successo nei giorni scorsi. Facciamolo in ticket lavorando insieme. Spalla a spalla. Chi può fare deve fare”.

La controreplica di Barca non si fa attendere: “Carlo, grazie per risposta. Il mio punto è di metodo. “È stato chiesto, altri han detto no,io dico si”. Ma da chi? Da coalizione sociale che esprime saperi/aspirazioni? Scelto per visione/strumenti per Roma? Ecco, i NOSTRI bagagli tecnici non bastano. Questo è il punto. Da cui le domande”

Le #primarie possono rappresentare una grande prova di democrazia ma possono essere anche questo, sopratutto quando le condizioni scoraggiano la partecipazione.

“Ho portato centinaia di persone a votare. Pagavo i miei operai per farli andare a votare” pic.twitter.com/wxK0BRC1xu

— Matteo Richetti (@MatteoRichetti) October 19, 2020

ZINGARETTI: PERCORSO DI PARTECIPAZIONE APERTO A TUTTI

La candidatura di Calenda infiamma il dibattito anche in casa Pd che, da un lato, deve scongiurare il pericolo di una divisione nella coalizione di centrosinistra e, dall’altro, non è disposto a farsi imporre la scelta del candidato. Il leader di Azione, però, chiarisce il suo pensiero sulle primarie ritwittando un video, pubblicato da Matteo Richetti, nel quale Salvatore Buzzi, condannato insieme a Massimo Carminati nell’ambito dell’indagine ‘Mondo di Mezzo’, spiega come era in grado di manipolare l’esito delle primarie.

“In ogni città- commenta il segretario dem Nicola Zingaretti- il centrosinistra si sta organizzando per vincere le elezioni. Anche a Roma c’è una bellissima comunità che si sta oganizzando, fatta di partiti, associazioni ed esperienze amministrative. Un patrimonio di forze, di donne e uomini, che ha già vinto a Roma e che ora sta discutendo sul manifesto del centrosinistra e sugli obiettivi, per poi attivarsi per selezionare il percorso da intraprendere facendo decidere ai romani”.

“Credo- continua Zingaretti- che la partecipazione popolare e la valorizzazione nelle città di queste donne e questi uomini sia un immenso patrimonio per vincere le elezioni. Ho sempre detto che il percorso è aperto a tutti, quindi anche a lui”.

Alle parole del governatore del Lazio seguono quelle di Enzo Foschi, vicesegretario del Pd Lazio e ‘uomo forte’ di Zingaretti a Roma: “Calenda si autocandida a sindaco di Roma. Ne prendiamo atto. Ora sta a lui decidere che fare. Può partecipare con altri al progetto politico e civico che stiamo tutti assieme costruendo oppure può decidere di andare da solo e fare un grande favore alla destra. Noi continuiamo a sostenere che rompere l’unità sarebbe da irresponsabili. Chi ama Roma dovrebbe metterla davanti a tutto, anche prima dei propri interessi politici e prima del proprio ego personale“.

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