NEWS:

VIDEO | Chiudere vie e piazze? Il sindaco di Pescara: “Il Governo mandi l’esercito o ci ripensi”

Carlo Masci commenta la prima versione del nuovo Dpcm del Governo nella parte in cui veniva data ai primi cittadini la possibilità di chiudere le piazze della movida

Pubblicato:19-10-2020 12:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:04

mascherina gente strada
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

PESCARA – “Chi fa questo provvedimento non conosce i territori. A Pescara bloccare le strade della movida significherebbe bloccare almeno 30 accessi con un impegno notevolissimo di forze dell’ordine: almeno 100 persone. Vuol dire impegnare in poche ore tutte le realtà che vengono utilizzate in uno o due giorni. Mi sembra impossibile che possa avvenire un controllo serrato. Il Governo cerca di scaricare sui sindaci le incertezze e le contraddizioni di decisioni che andrebbero prese con buon senso. Mi pare invece ci sia incapacità di decidere e non conoscenza dei problemi che sono tantissimi. Cosa dovrebbero fare i sindaci? Vietare aree e creare scontro tra chi esercita attività e i cittadini che devono tornare a casa? Mi sembra che i provvedimenti presi generino più confusione che altro”. Il sindaco di Pescara Carlo Masci commenta così, all’agenzia di stampa Dire, la prima versione del nuovo Dpcm del Governo nella parte in cui veniva data ai primi cittadini la possibilità di chiudere le piazze della movida.

LEGGI ANCHE: I sindaci e l’obbligo del coprifuoco spariscono dal testo del nuovo Dpcm


I sindaci rompono col governo, Decaro: “Non parteciperemo più alle cabine di regia”

“Mi auguro – aggiunge Masci – che il Governo torni sui suoi passi come ha fatto già altre volte e che si ragioni con la testa, non prendendo provvedimenti improvvisati perchè di problemi ce ne sono già tanti. Noi ce li accolliamo tutti sulle spalle, ma il Governo ci dicesse che nel caso manda l’esercito a bloccare le strade o è impossibile fermare gli afflussi di migliaia di persone. O decide che non si fa piu’ attività in certe zone, ma lo decide il Governo, o controllare e decidere chi deve entrare o no diventa complicato”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it