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VIDEO | Il film di Downton Abbey arriva alla Festa del Cinema e già si parla di un seguito

Michelle Dockery, Jim Carter e Imelda Staunton hanno presentato il film in anteprima oggi all'Auditorium Parco della Musica

Pubblicato:19-10-2019 16:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:51

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ROMA – La Festa del cinema di Roma ‘vola’ in Inghilterra per visitare una delle dimore più famose del piccolo schermo: ‘Downton Abbey‘. La serie tv britannica, che con le sue 6 stagioni ha appassionato migliaia di telespettatori in tutto il mondo, aggiudicandosi numerosi riconoscimenti, diventa un lungometraggio, diretto da Michael Engler, e sbarca in anteprima all’Auditorium Parco della Musica nella sua terza giornata. Protagonista è, ancora una volta, la famiglia aristocratica dei Crawley e la sua fedele servitù (interpretata dal cast originale al completo), ma soprattutto la sfavillante tenuta nella quale vivono e dalla quale serie e film prendono il nome. Una location non facile da individuare, tanto che la produzione ha impiegato 6 mesi per portare a termine l’impresa. Il film uscira’ nelle sale italiane il 24 ottobre, ma gia’ si pensa a un possibile seguito.

“Perché no?- ha dichiarato In conferenza stampa all’Auditorium Parco della Musica una delle protagoniste, Michelle Dockery , la quale però ha teso a precisare che “si tratterebbe di un nuovo lungometraggio e non di una serie tv“. A farle eco Jim Carter anche lui alla Festa del Cinema per la presentazione del film, il quale ha parlato del cast di Downton Abbey come di “una grande famiglia. È stato emozionante tornare dopo 3 anni”. “Finora il pubblico è stato entusiasta se sarà così perché non continuare?”, ha aggiunto.


E parte della famiglia, anche se si tratta di una new entry, è anche Imelda Staunton, che nella vita reale è la moglie di Carter. “Grazie a questo film ho lavorato per tre giorni con mio marito”, ha scherzato. Presenti in conferenza anche il regista e i produttori che hanno raccontato la complessita’ di realizzare un’opera come questa: se da un lato Engler aveva dalla sua il fatto di aver lavorato con il cast nell’ultima stagione e di conoscere il set, dall’altro c’era uno sforzo produttivo maggiore da affrontare. “Per potare in scena la famiglia reale abbiamo consultato una persona che ha lavorato a Buckingham Palace che conosceva il protocollo, abbiamo fatto ricerche e per la scena della parata e’ stato necessario utilizzare 100 cavalli”, ha dichiarato i produttori Gareth Neame e Liz Trubridge. A chi invece ha chiesto un commento sulla Brexit al cast, Carter ha risposto: “Downtown Abbey e’ durata 6 anni, la Brexit non potra’ mai durare tanto”.  Piu’ dimesso il commento di Dockery e Staunton che hanno parlato del film come di “una distrazione utile in questo momento in Inghilterra”.

SINOSSI

Il film, ambientato negli anni ’30, riprende e prosegue le vicende della serie tv. A portare scompiglio nella routine di Downton Abbey questa volta sara’ l’arrivo inatteso degli ospiti più illustri d’Inghilterra: il re Giorgio e la regina Mary. Le aspettative e i timori per la visita sono tanti e ciò farà sì che vengano apportati dei cambiamenti nell’amministrazione della casa. Mr. Carson (Jim Carter), oramai in pensione, dovra’ riprendere il suo posto al comando dello staff di Downton, mentre il giovane Thomas Barrow (Robert James-Collier) in questa pausa lavorativa si dedicherà alla sua vita personale, che avrà per la prima volta una svolta inaspettata. Mentre Mr. Carson e la sua squadra lottano per non soccombere alla prepotenza della squadra di servitori al seguito della regina, Lady Violet (Maggie Smith) sara’ di nuovo impegnata nel curare gli interessi della famiglia. Questa volta la matriarca dei  Crawley dovrà vedersela con un’agguerrita Lady Bagshaw (Imelda Staunton), che vuole lasciare la sua eredità alla sua dama di compagnia, piuttosto che a suo cugino Robert Crawley. 

RECENSIONE

Elegante nella messainscena, brioso nella sceneggiatura in cui tutti i personaggi della casa sono connessi nonostante la differenza di classe, il film mantiene intatta l’anima della serie tv, consentendo però, anche a chi non ha conoscenze pregresse al riguardo, di godere piacevolmente di questo spaccato di “Inghilterra vittoriania”. Il cast dal canto suo, brillante come sempre, non tradisce le aspettative, con una Maggie Smith in gran forma, sagace e estremamente ironica nel suo sarcasmo, come solo lei sa essere nei panni di Lady Violet

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