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Uganda, sta per partire la campagna Afron di prevenzione oncologica per le donne

Al fianco della Presidente, Titti Andriani; Sabina Luciani, ginecologa del Policlinico Umberto I di Roma; Karin Schurfelt, patologa dell'ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena e Alessio Di Carlo, program manager

Pubblicato:19-10-2019 09:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:51
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KAMPALA – E’ pronto a partire il team dell’associazione Afron Oncologia per l’Africa onlus alla volta di Gulu, nel nord dell’Uganda, per l’undicesima campagna di prevenzione oncologica rivolta alle donne. Al fianco della Presidente, Titti Andriani; Sabina Luciani, ginecologa del Policlinico Umberto I di Roma; Karin Schurfelt, patologa dell’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena e Alessio Di Carlo, program manager. A documentare il lavoro dell’associazione l’agenzia di stampa Dire, media partner di Afron, che seguira’ tutte le attivita’ messe in campo per la salute della popolazione locale. 

L’associazione porta avanti da dieci anni nel Paese un programma mirato alla prevenzione oncologica, con particolare attenzione alle donne e ai bambini. Parliamo nello specifico di prevenzione ginecologica e di tumore della cervice uterina, di guida all’autopalpazione del seno e di promozione dei corretti stili di vita.

Sono state coinvolte anche le scuole con lezioni di sensibilizzazione e domani, domenica, gli studenti presenteranno il lavoro realizzato a partire da questa campagna. 


Quasi sei ore di jeep su strade che migliorano ogni anno e sotto una pioggia intermittente che vede in questa stagione alternarsi sole a violenti temporali. Si prepara cosi’ Afron per questa sfida. Si iniziera’ ufficialmente lunedi con una cerimonia di apertura all’ospedale Lacor, poi martedi il team si spostera’ ad Amuru, poi a Pabbo, infine ad Opit. Il 25 e il 26 ottobre saranno due giornate dedicate al trattamento delle donne che hanno ricevuto una diagnosi positiva.

Lo staff medico di Afron “procede con un doppio controllo- come ha spiegato Alessio Di Carlo- prima con il VIA Test e poi, solo per quelle donne che risultassero positive – con la lettura del pap-test. Una metodologia – ha spiegato ancora il manager- che va ad integrare quanto definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità . Dalle precedenti campagne abbiamo infatti riscontrato che il solo VIA Test può portare a formulare diagnosi poco accurate, con conseguenti falsi positivi e over treatment nelle donne. Un trattamento non necessario va evitato “tenuto conto che queste donne, quando tornano a casa, sono a rischio di infezioni.

Sul fronte della prevenzione senologica, grazie anche al supporto di due survivor delle UWOCASO (Uganda Women Cancer Support Organizaton)- partner locale di Afron – si insegnera’ “alle donne a fare autopalpazione”. La stima di partecipazione e’ di “200 donne al giorno” ha detto la Presidente Titti Andriani ed ecco i canali di mobilitazione che Afron ha utilizzato: “Sensibilizzazione del DHO (District Health Officer), volontari ed esperti del territorio – ha spiegato Di Carlo- e infine la radio che da questa settimana ha iniziato a trasmettere 3 spot su alcuni servizi e annunci promozionali con le date della campagna fino a domani alle 18, quando ci sara’ un talk conclusivo con la Presidente di Afron e il team”. Nel frattempo e’ tutto pronto al Lacor Hospital: il Direttore dell’Area medica Odong Emintone e Francis Okongo, ‘Palliative Care Specialist’ e Responsabile del Registro tumori del Nord Uganda, hanno fornito tutto il loro aiuto per raggiungere la popolazione, per ‘aprire’ le porte dell’ospedale al team che arriva e che si fermera’ alla Guest House della struttura ospedaliera. 

La campagna di screening rappresenta una tappa decisiva dell’operato dell’ associazione: “Finanziata all’interno del progetto ABLE, nato per i piccoli ammalati di linfoma di Burkitt, un flagello per quest’area del Paese, rappresenta il cosiddetto ABLE Plus dedicato appunto alle donne”. Il team si prepara a lasciare la capitale Kampala. I consigli e le raccomandazioni dei “community voluntares”, figure che nei villaggi hanno il compito di dedicarsi ai temi della salute dei locali, guideranno le donne verso uno degli appuntamenti piu’ attesi e piu’ importanti dell’anno per la loro salute. Con loro si spostano spesso intere famiglie. “Lunedi sara’ come una festa per i pazienti dell’ospedale“, ha dichiarato la presidente di Afron. Ora bisogna mettersi in viaggio e arrivare a Gulu prima che il sole scompaia dalle strade.

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