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Imprese, Anis: Momento di svolta per Titano, ora riforme

SAN MARINO - "San Marino sta invertendo la rotta,

Pubblicato:19-10-2016 16:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:11

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anis_sm2SAN MARINO – “San Marino sta invertendo la rotta, trainata più che mai dal manifatturiero“: Stefano Ceccato, presidente Anis, lo rimarca con soddisfazione e orgoglio di fronte alla platea di associati, politici, rappresentanti delle istituzioni, delle altre associazioni datoriali e dei sindacati, riunita oggi al Palace Hotel per l’assemblea generale della grande industria del Titano. I lavori si sono avviati in mattinata prima a porte chiuse, per gli associati. Quindi, a porte aperte, è stato reso omaggio a Enzo Donald Mularoni, recentemente scomparso. Il presidente Ceccato lo ricorda come “figura fondamentale per l’associazione” e per quanto lui stesso ha imparato dalla sua persona. A Mularoni viene intitolata la sala corsi di Anis, mentre il figlio Paolo prende il suo posto nel consiglio direttivo.

Inizia quindi la lunga relazione di Ceccato che interviene affiancato dal consiglio di presidenza Anis e dall’ospite, Sergio Dompé, attualmente nel consiglio di Confindustria, nonché console di San Marino a Milano. Ceccato passa in rassegna i dati che testimoniano la ripartenza dell’economia sammarinese: “Per la prima volta, dal 2009 ad oggi– spiega- ci sono dati economici positivi, dopo un arco temporale molto lungo di pesante crisi”. Non solo infatti il Fmi ha ipotizzato una crescita dell’1%: “Sulla base degli indicatori delle nostre associate- chiarisce- si può ipotizzare un’espansione dell’economia sammarinese nel breve periodo”. I numeri sono ancora piccoli, sottolinea, “ma già dal 2015– prosegue il numero uno di Anis- il totale delle imprese è cresciuto dell’1,2%“. Le aziende, in numeri, sono tornate a superare quota 500, “cosa che non avveniva dal 2012”. A fine 2015 si sono registrate 40 imprese in più rispetto all’anno precedente, “un rialzo del 9% su base annua- continua- con 225 lavoratori in più nel comparto”.

anis_smL’altra faccia della medaglia è la disoccupazione, ammette, dato che risultano 1.400 persone nelle liste di collocamento. “Ma la realtà che vivono le imprese è diversa- sottolinea- è molto difficile trovare personale disponibile e su questo è necessario un intervento chiarificatore”. Ceccato spiega quindi come in un contesto di seppur modesta ripresa sia giunta la crisi di governo: “L’imprevisto stop della legislatura non fa bene all’economia del Paese- manda a dire- rappresenta una battuta d’arresto per le tante e importanti riforme indispensabili per modernizzare il volto del Paese”. Il presidente si riferisce in particolare “al completamento del riordino della materia fiscale“: dopo la riforma delle imposte dirette del 2013, prevedeva quelle delle imposte indirette. “La riforma- spiega- doveva entrare in vigore già dal 1 gennaio 2016, slittata al 2017, subirà un nuovo rinvio, nonostante il progetto di legge per l’introduzione del sistema Iva a San Marino sia già pronto da oltre un anno”. A questa priorità si aggiungono altre riforme mancate: quella del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali, il riordino del sistema pensionistico e la riforma delle Camera di commercio. “Per realizzare le priorità- manda infine a dire Ceccato- proponiamo alla politica e a tutti gli attori dello scenario socio economico sammarinese di siglare subito un Patto per lo Sviluppo, definendo obiettivi, fasi e tempi di attuazione, risorse finanziarie per realizzarle, modalità operative con cui arrivare a traguardo finale”. Solo infatti coinvolgendo tutto il Paese, “siamo convinti- prosegue Ceccato- San Marino possa diventare un Paese modello di efficienza”. Anis, spiega infine, ha consegnato ai partiti un documento programmatico: “Alle elezioni- ammette- guardiamo con apprensione”.


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