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Arrivano le ‘polpette’ e il mercato delle Erbe di Bologna è sold out

Con l'arrivo di "Polpette e crescentine", inaugurato oggi, si esauriscono gli spazi disponibili per i ristoranti all'interno del Mercato delle erbe

Pubblicato:19-10-2016 14:13
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:11

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BOLOGNA – Il Mercato delle Erbe è sold out. Tutti gli spazi disponibili per l’apertura di attività di ristorazione a contorno dei tradizionali banchetti dell’ortofrutta sono esauriti. L’ultimo negozio l’ha occupato ‘Polpette e crescentine‘, che, dopo Corticella, da stasera apre un nuovo ristorantino nel mercato coperto di via Ugo Bassi. Proponendo menù della tradizione con piatti della cucina bolognese, polpette in svariate versioni, crescentine e molto altro. L’arrivo di questa ultima attività, dunque, è “la polpettina sulla torta” del rilancio di una struttura che solo cinque anni fa era in grande crisi. “Il mercato era per metà vuoto e per metà giornata chiuso“, ricorda l’assessore all’Economia, Matteo Lepore. “Il consorzio- riconosce poi- ha avuto il coraggio di rilanciare questa struttura. Se abbiamo un Mercato delle erbe aperto e in salute è grazie al lavoro che abbiamo fatto insieme”.

bologna_polpettePeraltro, quello inaugurato tra Ugo Bassi e via Belvedere è il modello di sviluppo commerciale che l’amministrazione intende perseguire. “Questo è un esempio di come vogliamo mettere in campo strategie del commercio di prossimità. Qui non ci sono catene o grandi fondi immobiliari che si accaparrano gli spazi, ma operatori che hanno scommesso su Bologna. E il valore che creano qui, spesso lo reinvestono in altre parti della città”, spiega Lepore al taglio del nastro di ‘Polpette e crescentine’. La rinascita del Mercato delle erbe con l’apertura di ristoranti, bistrot, nuove attività commerciali, enoteche, nelle due ali a lato del mercato tradizionale ha creato i questo periodo dai 70 ai 100 posti di lavoro, stima Mino Negro, presidente del Consorzio degli operatori del mercato. Che alla domenica è chiuso, ma forse ancora per poco, visto che “su questo si sta lavorando”.


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Certo è che, dopo aver accumulato debiti con l’amministrazione che via via vengono restituiti, il Consorzio, ormai, riesce a far fronte all’affitto (370.000 euro circa all’anno) della struttura di proprietà comunale con regolarità. A questa cifra vanno sommati altri 360.000, più o meno, di costi relativi al funzionamento dell’immobile, utenze, pulizie, manutenzione ordinaria e straordinaria. “I nuovi ingressi fanno bene anche al conto economico del consorzio per pagare l’affitto al Comune“, nota Lepore. La svolta ‘mondana’ del mercato, con i tanti locali che sfruttano il rinascimento enogastronomico della città, ha fatto bene anche alle attività tradizionali di vendita di frutta e verdura: quasi tutti i banchetti sono assegnati e ne restano liberi solo due (per averli si paga una cauzione di 3.000 euro, una quota associativa una tantum di 520 euro circa e un affitto mensile che va dai 400 ai 450 euro). “Oggi si fa un ulteriore passo avanti verso la riqualificazione del Mercato delle erbe, che ha dimostrato di sapersi rilanciare”, sottolinea il direttore di Ascom, Giancarlo Tonelli. Non è stato comunque semplice arrivare alla meta per Vincenzo Cappelletti, titolare di ‘Polpette e crescentine’. “Avremmo voluto aprire due anni fa, ma ci sono regole che l’amministrazione e le associazioni devono rispettare, quindi ci siamo un po’ trascinati”, lamenta il ristoratore. “Le regole vogliono garantire l’autenticità di questo posto, che continuerà ad essere un mercato nella sua parte centrale”, assicura l’assessore.

di Vania Vorcelli, giornalista professionista

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