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ROMA – “In quest’ultimo decennio l’Emilia-Romagna ha avuto assegnati dai Governi di Roma 594.567.679 euro soltanto per la lotta contro il dissesto idrogeologico. Siamo a oltre mezzo miliardo, se la Regione potesse fare lo sforzo di farci sapere quante di questa risorse sono state spese – spero tutte o quasi – se ci facesse la cortesia di dirci quali sono ancora i territori più vulnerabili, quali sono quelli sui quali bisogna intervenire, in un rapporto di reciproca e leale collaborazione istituzionale noi da Roma potremmo programmare ulteriori interventi in regime ordinario”. Lo ha detto il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, in occasione della conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi sull’emergenza maltempo in Emilia-Romagna.
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“Da parte del Mase dal 2013 al 2023 sono stati erogati e messi a disposizione 118 milioni e 285mila euro per quattro interventi superiori ai 10 milioni- ha spiegato Musumeci- Lo stesso Mase per 128 interventi più ridotti ha messo a disposizione dell’Emilia-Romagna 136 milioni e 14mila euro. Il ministero dell’Interno per 446 piccoli interventi, ha messo a disposizione 158 milioni e 956mila euro. Lo stesso ministero dell’Interno, per 38 interventi superiori al milione, ha messo a disposizione della Regione 68 milioni e 74mila euro. Il Dipartimento di Protezione civile ha finanziato 670 interventi nell’ultimo decennio, con 92 milioni e 761mila euro. Il Dipartimento Casa Italia, che è pertinente alla mia delega, ha finanziato 13 interventi per 17 milioni e 225mila euro. Il Mit ha finanziato 13 interventi per 3 milioni e 250mila euro“.
Per il ministro della Protezione civile “non si può sempre chiamare in causa l’alluvione del 2023, che è accaduta perché nel ’22, nel ’21, nel ’20, nel ’19, nel ’18, nel 2010, nel 2000, forse alcune cose che dovevano essere fatte non sono state fatte. Ma non lo dico con un atto polemico, non è un atto d’accusa: è perché se tu non attrezzi il territorio, poi l’alluvione arriva. Le infrastrutture serie e vere si realizzano in 7, 8, 10 anni, e io penso che con oltre mezzo miliardo di euro nell’ultimo decennio soltanto, l’Emilia-Romagna avrà messo in sicurezza una parte importante del territorio- ha concluso Musumeci- Ci si dica quale e qual è quella che ancora rimane scoperta, in modo tale che possiamo programmare per evitare che fra 3, 4, 5 anni debba ripetersi la tragedia delle alluvioni”.
Intervengo per “richiamare anche a un possibile senso di rispetto delle istituzioni e di dignità una parte della maggioranza di governo, in particolare Fdi che si sta distinguendo in queste ore per un comportamento inaudito e inaccettabile di fronte all’emergenza che sta colpendo una parte del nostro Paese. Mentre è ancor ain corso l’emergenza, mentre ci sono sale operative attive con forze dell’ordine e protezione civile, sindaci, enti locali. Mentre un intero tessuto di forze economiche e sociali stanno presidiando un’emergenza, stiamo assistendo ad attacchi inauditi fatti per la campagna elettorale in Emilia Romagna contro, in particolare, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale”. Lo dice il deputato del Pd Andrea Gnassi, in aula alla Camera prendendo la parola nel corso degli interventi di fine seduta.
“E’ in corso in questi minuti- aggiunge-, cosa mai vista a mia memoria, io ho avuto anche l’onore di fare il sindaco di una citta della Romagna, mentre sono in pieno svolgimento per l’emergenza in Emilia Romagna, c’è una conferenza stampa di un vice ministro alle Infrastrutture Bignami e di un ministro alla protezione civile Musumeci che stanno attaccando la regione per gli interventi non fatti sulla pianificazione territoriale negli ultimi decenni in Emilia Romagna. Una cosa di questo tipo credo che non sia mai avvenuta, mentre bisogna essere la’ non con gli stivali nell’acqua per fare i selfie ma per capire cosa c’è bisogno di fare. In questi momenti noi stiamo assistendo a una conferenza stampa da Roma per attaccare un sindaco e i sindaci della Romagna”.
“Quello a cui si sta assistendo è inaudito- dice ancora Gnassi-. Fate qualcosa, richiamate la premier Meloni. Prenda l’elicottero la premier Meloni che in Romagna si è vista solo con gli stivali nell’acqua a fare un selfie di promesse, ‘indennizzi cento per cento ai privati’, quando ancora le imprese, le famiglie soffrono e non hanno avuto un euro per gli interventi privati”.
“Non ci faremo spaventare dalla conferenza stampa fatta per attaccare il candidato del centrosinistra che si sta occupando di tutti i cittadini emiliano romagnoli, quelli di destra e quelli di sinistra e si sta occupando dell’emergenza. La Meloni, il viceministro prendano i mezzi che hanno a disposizione e si rechino sui territori e chiedano di cosa hanno bisogno e non li colpiscano strumentalmente per campagne elettorali”.
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