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‘Avatar 2’, Jon Landau ha presentato a Roma le prime immagini alla stampa

A 13 anni dal primo capitolo, James Cameron torna sul grande schermo con una delle pellicole più attese di quest'anno, 'Avatar: La via dell'acqua': primo sequel di 'Avatar'

Pubblicato:19-09-2022 17:12
Ultimo aggiornamento:19-09-2022 17:12

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ROMA – A 13 anni dal primo capitolo, James Cameron torna sul grande schermo con una delle pellicole più attese di quest’anno, ‘Avatar: La via dell’acqua’: primo sequel di ‘Avatar’, il film con il maggior incasso di tutti i tempi (circa con 2,8 miliardi al botteghino). Jon Landau ha presentato oggi a Roma le prime immagini in 3D del secondo capitolo, dal 14 dicembre in sala.

Un footage di 20 minuti di cui non si può svelare alcun dettaglio. Il film è ambientato più di dieci anni dopo gli eventi del primo e racconta la storia della famiglia Sully (Jake, Neytiri e i loro figli). Come ha raccontato il produttore e collaboratore di Cameron, “qui si racconta il tema della famiglia, non solo la famiglia biologica ma anche quella che si sceglie. Si parla del secondo di appartenenza non solo dal punto di vista degli adulti ma anche e soprattutto di quello degli adolescenti, che lottano per cercare la loro identità e un posto nel mondo. Inoltre – ha continuato Landau – torna il tema dell’ambiente con il ritorno a Pandora. Spero che il film aiuti a sensibilizzare il pubblico. Sia chiaro, non abbiamo l’intenzione di fare a nessuno la predica. Siamo provocatori utilizzando la fantascienza come metafora del mondo in cui viviamo. Le nuove generazioni guarderanno il mondo in modo diverso. Siccome non volevamo predicare bene e razzolare male, ci siamo impegnati ad essere green anche sul set, per esempio non abbiamo usato la plastica e ci siamo serviti dell’energia solare”. La sfida più grande è stata “lavorare sui quattro sequel. Scrivere quattro sceneggiature ha richiesto molto tempo. È stato sì difficile ma ci ha anche permesso di portare avanti la produzione in modo più efficiente e per far sì che le quattro storie fossero autoconclusive ma nel complesso una saga, una storia unica. E poi abbiamo degli attori giovani nel cast e se avessimo scelto di non lavorare subito sui quattro film nel frattempo sarebbero cresciuti”.

Durante l’incontro Landau ha confermato il ritorno di Sigourney Weaver con tre ruoli: “Interpreta Kiri, la ragazzina di 14 anni. Lei in una scena è addirittura tre personaggi: Grace umana nel serbatoio, nello schermo e Kiri che salta sul serbatoio. Ho parlato con lei e mi ha detto che realizzare questo ruolo l’ha fatta tornare giovane e giocosa”. ‘Avatar 2’ segna anche il ritorno della tecnologia 3D: “Credo che sia una finestra sul mondo. Questa tecnica non rende un film bello o brutto ma sottolinea le sue qualità in modo positivo o negativo. Spero che questo capitolo apra una porta per permettere ai cineasti di realizzare progetti che a casa non si possono fare”.


Il produttore spera anche che ‘Avatar 2’ possa riaprire un dialogo tra esercenti e distributori: “Sul New York Times ho letto che l’intrattenimento si può avere a casa e questo è quello che scelgono di fare le persone. La pandemia è ancora tra noi ma gli spettatori hanno ancora voglia di vedere le cose fatte bene nelle sale cinematografiche. Vedere un film equivale a un concerto fatto dal vivo. Credo che i grandi blockbuster continuino a far uscire le persone di casa. I film, però, devono essere presentati dagli esercenti con la miglior luce, qualità o poltrona. Dobbiamo lavorare a stretto contatto”.

A coloro che sono contro i produttori di blockbuster Landau ha risposto: “Il nostro è l’unico business che non aumenta il prezzo per il consumatore. Se volete una bistecca più grande pagate di più. Al cinema, invece, non è così perché il costo del biglietto è sempre quello”.

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