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Ius Soli, Malpezzi: “Pd è stato chiaro, Pisapia dica cosa vuole”

[video width="850" height="480" mp4="http://www.dire.it/wp-content/uploads/2017/09/MALPEZZI1.mp4" poster="http://www.dire.it/wp-content/uploads/2017/09/malpezzi-cattura1.jpg"][/video] ROMA - "Pisapia dovrebbe dirci finalmente cosa vuole. Non può continuare a ripetere

Pubblicato:19-09-2017 17:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:42

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ROMA – “Pisapia dovrebbe dirci finalmente cosa vuole. Non può continuare a ripetere che il Pd non è un partito democratico e aperto al cambiamento, che è un partito che guarda quasi più a destra”. Lo spiega alla DIRE Simona Malpezzi, responsabile nazionale del dipartimento Scuola del Pd, che commenta l’appello di Pisapia di unire il centrosinistra sul tema dello ius soli.

“Il Pd- ricorda Malpezzi- è stato chiaro: ha votato lo ius soli convintamente alla Camera, è una questione di numeri oggi, e quello rimane un punto fondamentale del nostro codice genetico. Di conseguenza si apra pure un grande dialogo con il Pd al centro che accoglie e tiene le porte aperte. E’ chiaro- termina Malpezzi- che al momento ci sono quelli che non vogliono stare con noi perchè abbiamo un segretario che si chiama Matteo Renzi, peccato che è stato scelto da iscritti, militanti e simpatizzanti proprio del centrosinistra”.



“CAOS M5S? NULLA DI NUOVO, SOLITA BUFFONATA”

“Caos primarie M5S in Sicilia? Nulla di nuovo, ai Cinquestelle non gliene è mai andata bene una”. Quanto sta avvenendo in Sicilia è la dimostrazione “che non è vero che decidono gli elettori del M5S, ma la grande società di comunicazione che è a capo del movimento e che decide tutta la linea”. Lo spiega alla DIRE Simona Malpezzi, responsabile nazionale del dipartimento Scuola del Pd.


“Ci siamo già passati a Milano- ricorda Malpezzi- quando la candidata alle comunarie che ha vinto poi non è stata più candidata, abbiamo visto quanto successo a Genova e ora a Palermo. Poi l’immagine è quella sul nazionale: una sorta di buffonata, possiamo definirla così”.

La responsabile Scuola Pd auspica che “gli elettori si sveglino. Il M5s aveva una grande opportunità: poter cambiare la politica secondo linee forse più vicine ai cittadini, e invece si è fatta cambiare dalla politica, quella vecchia, non quella che il Pd ha portato avanti in questi anni- termina- con primarie trasparenti, vere, reali, di grande discussione e democrazia”.

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