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Università, La Cusano firma accordo con ateneo di Yazd in Iran / FT e VD

Pierleoni: "Prossimo obiettivo sarà una laurea magistrale condivisa tra i due atenei"

Pubblicato:19-09-2017 14:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:42

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ROMA – L’Università Niccolò Cusano si apre al Medio Oriente, in particolare all‘Iran, grazie agli accordi raggiunti con l’Università di Yazd, a 600 chilometri da Teheran, uno degli atenei più prestigiosi del Paese. “L’Iran è un Paese da scoprire e nonostante l’immagine che in questi anni i media hanno disegnato si tratta di un Paese con una cultura millenaria, ma estremamente all’avanguardia” ha sottolineato Arnaldo Pierleoni, docente di Ingegneria presso l’Università Niccolò Cusano, a margine dell’incontro svoltosi presso la sede di Roma con il professor Farhad Nejadkoorki, director International & Scientific Cooperation, proprio dell’università di Yazd.

L’università di Yadz è un ateneo giovane– ha continuato il professor Pierleoni- fondato nel 1989, ma in fortissima espansione, infatti è una tra le più quotate dell’Iran a livello nazionale. Questa partnership è nata da alcuni incontri avvenuti recentemente tra i nostri rappresentanti e i loro, anche in occasione del Forum Italia-Iran, tenuto ad aprile, a cui hanno partecipato i ministri dell’Educazione e della Ricerca scientifica italiani e iraniani”.


“Sono molto orgoglioso di poter annunciare la nascita di questa partnership fra l’Università Niccolò Cusano e l’università di Yazd, che permetterà uno scambio culturale, programmi di mobilità e progetti di ricerca comuni fra i nostri studenti e quelli italiani, ma anche per i nostri rispettivi staff” ha dichiarato Farhad Nejadkoorki. Uno scambio a tutto tondo fra i due atenei che collaboreranno insieme sia nell’attività di ricerca, sia in quella didattica.



“Questa intesa- ha specificato Pierleoni- segue due filoni: quello della ricerca, quindi con progetti comuni, ma anche quello della didattica, infatti prevediamo nel giro di due anni di arrivare a un percorso di laurea magistrale condivisa tra i due atenei, che garantirà agli studenti un titolo valido sia in Italia che in Iran. Questa è veramente un’occasione non solo per gli studenti e il personale dell’ateneo, ma anche per docenti e ricercatori, perché ci permette non solo di avere nuovi partner e di ampliare gli orizzonti della ricerca, ma di andare a investigare e organizzare progetti su argomenti nuovi”.

“La nostra università- ha spiegato Farhad Nejadkoorki- è molto aperta a studenti internazionali, specialmente con gli atenei italiani. I nostri studenti sono molto felici anche perché c’è un legame storico fra l’Italia e l’Iran, in particolare una collaborazione a livello industriale. E da questo legame potranno nascere grandi opportunità”.

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