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Migranti, Minniti: “Cancellare parola ‘emergenza’, ma accoglienza è volontaria”

Il ministro dell'Interno Marco Minniti interviene in audizione in Commissione d'inchiesta sulla sicurezza e il degrado delle città e delle periferie

Pubblicato:19-09-2017 10:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:42

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ROMA – “Governare i flussi migratori e cancellare la parola ‘emergenza’ permetterà ai sindaci di valutare con più serenità il progetto messo in campo. Su questi temi vorrei fosse cancellata la parola ‘emergenza’. L’immigrazione e’ una grande questione e non si può affrontare con misure emergenziali, ma complessive. Non bisogna inseguire il fenomeno, ma governarlo”. Così il ministro dell’Interno Marco Minniti in audizione in Commissione d’inchiesta sulla sicurezza e il degrado delle città e delle periferie.

Il ministro dell’Interno sottolinea che “Sicurezza vuol dire anche capacità di integrazione. Le politiche di accoglienza hanno un limite oggettivo nella capacità di integrazione. Un Paese che ha a cuore la sicurezza deve pensare a politiche di integrazione”.


Il ministro spinge infatti per “l’accoglienza diffusa, una scelta strategica anche se i numeri non sono ancora sufficienti. Se tutti i comuni aderissero, faremmo un passo avanti”. L’accoglienza diffusa auspicata da Minniti favorirebbe anche “il superamento dei grandi centri di accoglienza, e’ questo il mio progetto, anche perché i grandi centri non sono luoghi particolarmente favorevoli per l’integrazione”.

“L’accoglienza diffusa- precisa Minniti- si fonda sulla volontà. Non esiste una misura legislativa o uno strumento impositivo” per ‘obbligare’ i Comuni ad accogliere.

IN AUMENTO INCENDI, DIMINUISCONO RAPINE E FURTI

Minniti disegna poi un quadro generale sulla questione sicurezza: “I dati sono abbastanza evidenti: ci sono significative diminuzioni di rapine in banca e in posta, usura, ricettazione, furti in casa. Aumentano invece incendi e danneggiamenti da incendi”. Si tratta di “incidenti connessi all’estate che abbiamo avuto”.

Il contrasto a questo fenomeno “e’ cruciale, ho chiesto alle forze di polizia di rafforzare l’attività e devo dire che l’Arma dei Carabinieri, su repressione e prevenzione, ha prodotto significativi risultati”, spiega Minniti.

La linea è quella della “Tolleranza zero sui roghi tossici di Roma, Napoli e Torino, e in parte minore Milano. Su questo- continua il ministro- e’ mia intenzione mettere misure di carattere straordinario per il controllo del territorio”.

“Nei mesi scorsi abbiamo già attivato iniziative importanti ora andiamo avanti d’intesa con i comuni interessanti, con la cooperazione delle forze di polizia e anche dell’esercito, se necessario. Questo- aggiunge Minniti- e’ un tema particolarmente delicato che impatta sulla vita e la salute dei cittadini e spesso e’ la catena finale di attività criminali”.

700 ORDINI ALLONTANAMENTO E 80 DASPO URBANI AL 12/09

Per quanto riguarda le operazioni di sicurezza messe in campo dalle forze dell’ordine, “Al 12 settembre sono stati emanati oltre 700 ordini di allontanamento che hanno poi portato a circa 80 Daspo urbani, prevalentemente a Napoli e Palermo”.

L’attenzione del ministero si è concentrata anche sulla sicurezza delle periferie che, secondo il ministro, rappresenta “una nostra priorità. Per questo abbiamo predisposto il piano ‘Periferie sicure’ che si e’ svolto in due fasi (maggio-giugno, luglio-settembre) e che ha portato al controllo di 55mila persone e all’arresto di 327 persone, al controllo di 10mila veicoli e al sequestro di 57 auto”.

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