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Il Blog di Grillo se la prende con i giornali: “Volevano le primarie fiction come quelle del Pd”

La colpa? Aver evidenziato che l'unico candidato di peso è Luigi Di Maio

Pubblicato:19-09-2017 08:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:42

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ROMA – Il blog di Beppe Grillo, con un post firmato M5s, se la prende con i giornali e il modo in cui hanno trattato le primarie del Movimento. La colpa? Aver evidenziato che l’unico candidato di peso è Luigi Di Maio, che dovrà vedersela con sparuti sconosciuti.

“Per i giornali ogni scusa è buona per parlare male del M5S e in queste ore discettano sulla qualità del voto per la candidatura a premier del M5S. Candidarsi alla guida del Paese è una grande, enorme responsabilità e tanto di cappello per chiunque ha deciso di mettersi in gioco. Il più grande in bocca al lupo di tutto il M5S”, scrivono nel post dal titolo ‘I giornali volevano delle primarie fiction, noi gli abbiamo dato la realtà’.

“Questo fa il M5S- aggiungono-: dare l’opportunità a chiunque di farsi Stato ed occuparsi della cosa pubblica. E’ il principio base della democrazia diretta. Sarebbero stati tutti più contenti se ci fossimo chiusi in una stanza, come fanno i partiti da decenni, e avessimo deciso una rosa farlocca da presentare per inventarci una competizione che soddisfacesse la sete di quotidiani e di tg. Ma per favore. Ma per favore, prendetevi un po’ di realtà ogni tanto”.


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“Tutti sanno come funzionano certe primarie, ad esempio quelle del Pd- attaccano i 5 stelle-: c’è un candidato sostenuto dal partito e gli altri pescati dentro (per simulare un vero e proprio match), ai quali viene garantita una quota specifica di voti, giusto perché perdano con dignità riuscendo a restare capi della loro piccola corrente. Le primarie del Pd servono a pesarsi e poi a riposizionarsi dentro al partito e nelle correnti. E’ una fiction, ma contenti loro”.

“Da noi questo non esiste- spiegano i 5 stelle-, nessuno deve pesarsi, nessuno deve spartirsi quote di potere. questa mentalità non ci appartiene. Nel M5S è tutto più semplice e democratico: esce un post su un blog, ci sono delle regole e tutti possono partecipare. Niente schede bianche, niente stand elettorali pagati coi soldi dei contribuenti, tutto a costo zero e il candidato, infine, è espressione diretta dei cittadini”.

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Ecco, concludono, “molti dei giornali di regime a quanto pare volevano delle primarie fiction come quelle del Pd o di altri partiti, noi, per l’ennesima volta, gli abbiamo dato la realtà. Avanti tutta, già si sentono tremare la terra sotto i piedi”.

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