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Mostre 3D con il Cineca, si parte dalla Reggia di Caserta /FOTOGALLERY

Il progetto pilota consente di visitare online le 16 stanze della mostra "Terrae Motus"

Pubblicato:19-09-2016 14:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:05

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3d1BOLOGNA – I visitatori potranno immergersi nella navigazione del modello 3D della mostra, i curatori riusciranno a dotarsi di uno strumento ‘potente’ per allestire nuove esposizioni future negli stessi spazi. Il tutto nell’ambito di un ambizioso progetto, che mira a diventare un’esperienza pilota per lo sviluppo culturale ‘hi-tech’ a livello nazionale. È il Cineca, il Consorzio bolognese dei ‘cervelloni’ del calcolo, a fare scuola, di nuovo, nell’applicazione delle nuove tecnologie all’arte e alla cultura in generale. Dopo le esperienze analoghe in Emilia-Romagna, a partire da quelle targate Genus Bononiae a Bologna, il gruppo interuniversitario di Casalecchio rilancia ora sulla Reggia di Caserta, grazie allo speciale accordo col suo direttore bolognese Mauro Felicori.

Il Cineca ha appena realizzato l’installazione virtuale, disponibile entro oggi al sito web della stessa Reggia, che consente di visitare online le 16 stanze della mostra “Terrae Motus“, di scena a Caserta dal primo giugno fino al 31 ottobre per iniziativa del gallerista napoletano Lucio Amelio sul terremoto dell’Irpinia: include 36 opere che raggruppano i lavori in base alla nazionalità degli autori, da Miquel Barcelò a Tony Cragg, da Gilbert e George a Andy Warhol fino a Robert Rauschenberg. Il Cineca irrompe in tutto questo con il suo Virtual Exhibitor, strumento che consente di navigare virtualmente tra le opere nonché primo dei progetti realizzato nell’ambito della recente convenzione Cineca-Reggia. Ne parlano Felicori e il direttore del supercalcolo Cineca, Sanzio Bassini, in conferenza stampa oggi nella sede del Consorzio a Casalecchio.

“E’ la prima iniziativa col Cineca, ne avremo altre e vogliamo diventare un progetto pilota per il Governo in questo senso: in Italia c’è dinamismo sull’innovazione tecnologia applicata ai beni culturali ma manca una locomotiva, che appunto può essere il Cineca”, avanza Felicori. Condivide e contestualizza Bassini, al fianco del gruppo di lavoro guidato da Antonella Guidazzoli: “Il sistema dei beni culturali è dominato dai big data della comunicazione, della visualizzazione multimediale, della ricostruzione grafica 3D e delle sue applicazioni di rendering; questo connubio con la Reggia e col suo direttore non poteva mancare…”.


Come mostrano gli addetti ai lavori nel Teatro virtuale del Cinceca, si è partiti dalla modellazione delle sale della Reggia tramite i rilievi Cad trasportandoli su Blend4Web, una potente piattaforma usata anche dalla Nasa (per dare visibilità alla missione su Marte).

Una volta modellati gli spazi, si sono integrate le opere: per un lotto totale di 50 schede su 72 opere, il lavoro si è svolto via via in parallelo con gli storici dell’arte. Oltre alle opere bidimensionali come quadri e fotografie, si procederà pure all’inserimento delle installazioni multimateriche, restituendo quindi alla Reggia un valore aggiunto come documentazione conservativa dei beni.

E questo varrà per il prossimo contenitore-bene culturale di turno, al di là di questa prima convenzione con Caserta. Non ci si limita insomma al trasferimento tecnologico: il prossimo frutto del duetto Cineca-Reggia mira a misurare il ‘sentiment’ dei visitatori a proposito di un determinato monumento, partendo da una complessa elaborazione delle sue attivita’ social, Facebook e Twitter in primis, ma non mancherà’ nemmeno la riproduzione di ologrammi-guida a fianco delle opere.

di Luca Donigaglia, giornalista professionista

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