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Nuova ondata di maltempo al Centro-Nord, la Toscana chiede lo stato di emergenza nazionale

Da Intesa Sanpaolo un plafond di un miliardo di euro "a sostegno delle famiglie e delle imprese che hanno subito danni per il maltempo"

Pubblicato:19-08-2022 20:31
Ultimo aggiornamento:19-08-2022 20:31
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cnr
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BOLOGNA – La Regione Toscana chiede formalmente lo stato di emergenza nazionale (previsto dall’articolo 24 del codice di protezione civile). Dopo l’ondata di maltempo e la dichiarazione dello stato di emergenza regionale, la richiesta è contenuta in una lettera che il governatore, Eugenio Giani, ha inviato nel pomeriggio al capo del dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

Continua l’ondata di maltempo in Emilia-Romagna, con la conferma dell’allerta “gialla” in tutto il territorio regionale fino alla mezzanotte di oggi. Mentre prosegue la stima dei danni e gli interventi da parte dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, soprattutto nel ferrarese, nel modenese e nel parmense, è stata rinviata all’inizio della prossima settimana la visita del presidente della Regione Stefano Bonaccini a Bondeno, uno dei centri più colpiti, prevista inizialmente per oggi. Questo “per consentire il ripristino delle condizioni di normalità, messe in crisi dalle ulteriori forti piogge di questa notte e questa mattina, che stanno causando altri disagi”, segnala la Regione.

LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PROCLAMA LO STATO DI CRISI

La Regione Emilia-Romagna proclama lo stato crisi dopo il maltempo di questi giorni. È stato firmato, infatti, il decreto del presidente con il quale si riconosce la procedura per la regione. Il meteo, del resto, è stato particolarmente avverso in Emilia-Romagna e “anche nelle scorse ore diversi fenomeni hanno accentuato i problemi che già erano stati provocati dal maltempo di ieri”, conferma la Regione in una nota.


Intanto, prosegue la stima dei danni e gli interventi da parte dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile soprattutto nel ferrarese, nel modenese e nel parmense. Una volta decretato lo stato di crisi, la procedura prevede che siano il presidente della giunta o l’assessore delegato a provvedere ad attivare gli interventi necessari al superamento della crisi. Se la gravità dell’evento richiede l’intervento dello Stato, il presidente della Regione chiede al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.

La Regione, tramite l’Agenzia regionale, “assicura immediata disponibilità dei mezzi e delle strutture organizzative regionali e del volontariato e concorre, in raccordo con gli enti locali e gli organi statali, al soccorso delle popolazioni colpite e a tutte le attività necessarie a superare l’emergenza”. Nelle aree in cui è stato dichiarato lo stato di crisi e di emergenza la giunta può stanziare fondi, anche anticipando i finanziamenti statali, per il ripristino di infrastrutture pubbliche danneggiate o per la concessione di contributi a favore di cittadini o imprese colpite.

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EVACUATE ALTRE FAMIGLIE A BOARA, EMILIA-ROMAGNA ANCORA AL LAVORO

Molti interventi dei Vigili del fuoco e della Protezione civile sono ancora in corso in Emilia-Romagna, colpita dal maltempo di questi giorni e di queste ore. A parte alcune zone del ferrarese, una delle aree più interessate con Bondeno e il capoluogo, “la situazione sta lentamente tornando alla normalità” e continua la quantificazione dei danni, segnala la Regione in una nota, nelle ore in cui è stato proclamato lo stato di crisi regionale.

Di fronte a edifici scoperchiati, alberi abbattuti, blackout, colture allagate e frutteti danneggiati dal vento e dalla grandine, si sono contati centinaia di interventi dei pompieri e delle squadre di volontari della Protezione civile regionale, tra i territori di Ferrara, Parma e Modena in particolare, ma anche la Romagna, tra il forlivese e il riminese soprattutto, è stata interessata. Nel ferrarese, in particolare, diversi blackout hanno bloccato gli impianti di sollevamento dell’acqua nelle reti idriche: tra le località più colpite Cento, Argenta, Vigarano Mainarda, Bondeno e Fiscaglia. A Bondeno, inoltre, sui danni da scoperchiamento si è aggiunta la pioggia che si è infiltrata all’interno degli immobili anche dai tetti. Ai 250 interventi di ieri dei Vigili del fuoco si aggiungono le 500 chiamate di oggi. In campo due giorni fa c’erano 12 squadre di Protezione civile (48 volontari), ieri 13 squadre (con 74 volontari) e oggi 12 (72 volontari) di cui 5 squadre in arrivo da fuori provincia. Si insiste sulla rimozione di alberi e rami caduti sulle strade provinciali e comunali, oltre che sulla messa in sicurezza delle piante a rischio caduta. 

Ad oggi sono 16 le persone evacuate dalle proprie abitazioni, 10 a Bondeno e 3 a Vigarano, 3 a Boara. Gli ultimi aggiornamenti sono relativi a Boara, dove è stato necessario evacuare altre tre famiglie a seguito del crollo della gru dell’altra sera. Inoltre, dalle 21 di oggi, sarà ripristinata la disponibilità della corrente elettrica in via Frescobaldi. Si sta inoltre provvedendo a liberare il sottopasso di viale Po da acqua (un metro e mezzo quella che si era accumulata) e fango, per la riapertura al traffico. L’intervento è a cura delle squadre comunali, con la polizia locale ed Hera. Come spiegano il sindaco Alan Fabbri e il vicesindaco Nicola Lodi, che ringraziano la Regione, la Protezione civile provinciale da questa mattina ha completato 50 interventi nel territorio comunale, tra azioni post-allagamenti, messe in sicurezza, taglio e smaltimento di tronchi e alberi caduti. Nel modenese, nel frattempo, eventi come grandine, vento, pioggia con rami e alberi caduti, scoperchiamenti e allagamenti, caduta di segnaletica verticale hanno riguardato San Felice sul Panaro, Carpi, Soliera, San Prospero, Medolla, Prignano sulla Secchia, Mirandola, Novi di Modena e Finale Emilia. Nel parmense, tra Bedonia, Tornolo, Compiano, Bardi, Varsi, Albareto, Bore, Torrile, Fornovo di Taro, Berceto e Parma, hanno lavorato ieri 6 squadre di volontari di Protezione civile, mentre oggi 9, con 22 interventi dei Vigili del fuoco per alberi pericolanti, danni da acqua e per un tetto di una palestra

NUBIFRAGIO A FERRARA, IN 2 GIORNI È CADUTA LA METÀ DELLE PIOGGE 2021

Negli ultimi due giorni nel territorio ferrarese è caduta la metà delle piogge dello scorso anno. È quanto emerge dai dati Arpae, da poco diffusi e pubblicati dal sindaco Alan Fabbri sulla propria pagina Facebook, dopo il violento nubifragio che si è abbattuto sulla città stamattina. Nella sola fascia oraria compresa tra le 8 e le 9 di oggi, la stazione di Malborghetto ha segnato 46 millimetri d’acqua, mentre quella di San Bartolomeo 55. Nel complesso, dalla mezzanotte alle 9, Ferrara ha visto cadere 90 millimetri di pioggia. “Si tratta di una situazione- spiega Fabbri- che, come confermano i numeri, è del tutto eccezionale. Stiamo facendo il possibile, e oltre, per gestire l’imponente quantità di segnalazioni. Chiediamo cortesemente un po’ di pazienza, vista la mole di chiamate e di richieste in arrivo. L’obiettivo è dare risposte a tutti. Ringrazio chi da ore sta lavorando incessantemente, polizia locale, volontari, vigili del fuoco, protezione civile, forze dell’ordine, i cittadini che si sono immediatamente attivati”.

Le aree verdi, provate dalla siccità, non sono riuscite a drenare e hanno scaricato ulteriormente la massa d’acqua sul sistema fognario, praticamente collassato, “nonostante le ordinarie e straordinarie operazioni di pulizia effettuate in questi anni”. Il sindaco ricorda che per ogni tipo di emergenza resta unico il numero 115 dei Vigili del Fuoco, che gestiranno le segnalazioni.

“La bomba d’acqua di questa mattina- aggiunge il sindaco- ha aggiunto criticità a quanto accaduto negli ultimi giorni, con danni ingenti nel ferrarese e in diverse parti del paese. Rinnovo quindi il mio appello affinché si proceda quanto prima alla dichiarazione dello stato di emergenza. Ringrazio il presidente Stefano Bonaccini, in queste ore sul territorio, confidiamo anche nella piena collaborazione della Regione per superare questa difficile fase”.

A FORLÌ-CESENA DECINE DI ALBERI CADUTI SULLE STRADE

Il maltempo in Romagna ha portato nella notte decine di alberi abbattuti e finiti sulle strade delle città e del territorio provinciale di Forlì e Cesena, ostacolando la circolazione e anche danneggiando alcuni autoveicoli. Sono stati ben 38 gli interventi dei Vigili del Fuoco locali per rimuovere le piante. In dettaglio: le squadre sono intervenute nelle aree collinari e montuose per la caduta di alberi e rami, ma anche a Forli, dove un albero è caduto bloccando la circolazione in viale dell’appennino. A Bagno di Romagna la caduta di un albero ha coinvolto 4 autovetture parcheggiate. Anche a Predappio i vigili del fuoco si sono attivati per rimuovere piante che bloccavano la strada. Non solo: una squadra di 7 persone, mercoledì notte, è intervenuta a Bondeno, città del ferrarese fortemente colpita dal maltempo, per dare supporto ai team locali, impegnati in numerosi interventi a seguito di una tomba d’aria.

A PARMA SOTTOPASSAGGI ALLAGATI E VOLONTARI AL LAVORO

È quasi tornata alla normalità la viabilità a Parma, dopo i danni del maltempo. Mentre l’Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato la ricognizione dei danni, con segnalazioni nel sito del Comune, si consolidano i dati delle piogge: la rete dei pluviometri ha iniziato a registrare superamenti della soglia dei 30 millimetri all’ora già a partire dalle 4 di questa mattina e fino alle 7. Poi le precipitazioni si sono progressivamente attenuate, fino ad esaurirsi intorno alle 10. C’è stato il crollo di un albero in via Quingenti, oltre a sottopassaggi invasi dalle acque e auto da spostare col carroattrezzi.

La viabilità è stata quindi in gran parte ripristinata ad eccezione del ramo della tangenziale Ovest, dallo svincolo della tangenziale nord fino al sottopasso di via Spezia, dove saranno necessari ulteriori lavori. I Vigili del fuoco hanno ricevuto molte chiamate anche da privati per l’allagamento degli scantinati, delle autorimesse e in generale dei locali posti al di sotto del piano campagna. I volontari di Protezione civile hanno messo a disposizione 10 squadre, che si sono attivate in coordinamento con Polizia locale, Polizia e pompieri.

L’Agenzia regionale di Protezione civile ha attivato una ricognizione dei danni (verrà pubblicato un modulo nella sezione Protezione civile nel portale del Comune). Solo nel caso di dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, inoltre, seguirà una ulteriore fase con una istruttoria tecnica per accertare l’effettivo diritto al risarcimento e l’entità del danno.

A RIMINI CHIUSI SOTTOPASSI, ALBERI E CAVI IN STRADA

Sottopassi chiusi al traffico, circolazione interrotta da alberi e rami caduti in strada, e persino cavi elettrici: la violenta precipitazione che nella notte si è abbattuta sul territorio riminese ha portato precipitazione variabili dai 30 ai 55 mm, associate a grandine e fulmini diffusi. Sono stati una ventina gli interventi da parte delle squadre di presidio per alberi e rami divelti, una quindicina in tutto le segnalazioni pervenute alla sala radio della Polizia Locale, concentrati negli orari in cui la pioggia battente ha raggiunto picchi di maggiore intensità.

Tutto il territorio comunale è stato presidiato dagli agenti della municipale, assieme dagli uomini di Anthea, Hera e della Protezione civile, intervenuti per chiudere preventivamente nella notte al traffico alcuni sottopassi, così come previsto dai protocolli. I sottopassi sono stati riaperti regolarmente intorno alle 5 del mattino. Si sono poi aggiunti anche interventi per liberare la strada da alberi e rami divelti. In particolare gli agenti, con la squadra dei Vigili del Fuoco, sono stati impegnati in via Santa Cristina in prossimità del civico 116 per la presenza a terra di 2 alberature. Nella stessa zona, strada di San Martino in Venti e Monte Cieco, si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, per rimuovere cavi elettrici caduti in strada.

 GIANI: “IN TOSCANA CONFERMATA L’ALLERTA FINO ALLE 20

“Al momento la nuova perturbazione in Toscana “sta facendo rovesci e temporali sparsi di intensità moderata su diverse zone della regione. A Vallombrosa si sono registrati 26 millimetri di pioggia in un’ora. È confermata l’allerta gialla fino alle 20 di oggi”. Lo segnala il presidente della Regione, Eugenio Giani, che in giornata è tornato a Marina di Carrara, uno degli ‘epicentri’ della tempesta che ha colpito ieri la costa.

STATO DI EMERGENZA IN LIGURIA, FONDO DA 250MILA EURO PER LE PERSONE EVACUATE

A seguito delle numerose persone evacuate ieri per il maltempo che si è abbattuto su tutto il territorio regionale, ma in particolare nella zona del levante ligure nei Comuni di Sestri Levante, Lavagna, Cogorno e Chiavari, ho firmato oggi il decreto, valido per tre mesi ma prorogabile fino a sei, per approvare lo stato di emergenza regionale con cui mettere a disposizione un fondo apposito di 250mila euro per le persone che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni”. Lo annuncia il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “L’obiettivo- spiegano il presidente e l’assessore regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone- è riconoscere da subito l’autonoma sistemazione a tutti coloro che hanno l’inagibilità della casa, attraverso fondi regionali. Nell’attesa di poter compiere l’istruttoria e fare tutte le valutazioni con il governo sulla richiesta di stato di emergenza nazionale”. In queste ore “il nostro dipartimento regionale di protezione civile- dicono Toti e Giampedrone- sta effettuando una quantificazione puntuale dei danni sulla base delle richieste che stanno arrivando. Ma prima di rivolgerci al Governo abbiamo ritenuto fondamentale mettere a disposizione i nostri fondi per dare una risposta alle decine di persone che hanno dovuto abbandonare la loro abitazione e supportare così al meglio sia i sindaci sia i cittadini”.

DA INTESA SANPAOLO PLAFOND DA 1 MLD “PER FAMIGLIE E IMPRESE”

Intesa Sanpaolo stanzia un plafond di un miliardo di euro, a condizioni agevolate, “a sostegno delle famiglie e delle imprese che hanno subito danni a seguito dell’eccezionale maltempo”, segnala l’istituto di credito in una nota. Il plafond è destinato alle famiglie, alle imprese, ai piccoli artigiani, commercianti e alle imprese del settore agroalimentare che hanno subito danni, “dando loro un sostegno finanziario dedicato”. Si prevede la possibilità di richiedere la sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate dei finanziamenti in atto per famiglie e imprese, residenti nelle zone colpite dal maltempo. La banca precisa di voler mettere a disposizione tutte le proprie filiali sul territorio per fornire prontamente informazioni ed assistenza. Evidenzia Stefano Barrese, responsabile Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo: “Intesa Sanpaolo, riaffermando la vicinanza ai territori in cui opera e l’attenzione verso le necessità delle popolazioni si è attivata subito in soccorso di tutte le realtà che stanno subendo danni per il maltempo, stanziando immediatamente un consistente intervento finanziario. Una prima e rapida risposta per rendere possibile alle imprese di proseguire nella loro attività e alle famiglie di affrontare questa situazione di emergenza”. 

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