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Mattarella: “‘Vietato l’ingresso’ non governa l’immigrazione”

"Non ci difenderemo alzando muri o barriere divisorie al nostro interno, al contrario", spiega Mattarella nel suo intervento al Meeting di Rimini

Pubblicato:19-08-2016 11:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 08:59

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ROMA – “Non ci difenderemo alzando muri o barriere divisorie al nostro interno, al contrario”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al meeting di Rimini. E’ il momento “di ricominciare a costruire ponti e sviluppo, un destino da condividere, una condivisione di benefici e responsabilità, una condivisione delle difficoltà, dei diritti e dei doveri”, aggiunge.

“FUTURO SI COSTRUISCE INSIEME, NOI E’ DEMOCRAZIA”

“L’Io non e’ autosufficiente. L’io ha bisogno del tu come l’aria per respirare e contiene l’esigenza di diventare un noi. Il noi e’ la comunita’, il noi e’ anche la storia. Il noi e’ la democrazia. Il futuro si costruisce soltanto insieme”.


“La discusisone pubblica, la politica- aggiunge- e’ spesso dominata dal presente, passare dall’io al noi ci permette di guardare piu’ lontano”.

PAESE CHE NON SA ESSERE UNITO DIVENTA PIU’ DEBOLE

“I momenti di unita’ sono decisivi nella vita di una nazione e talvolta sono doverosi. Un Paese che non sa trovare occasioni di unita’ diventa piu’ debole”.

MIGRANTI. MATTARELLA: PAURA NON PUÒ SNATURARE CIVILTÀ E VALORI EUROPA

“La portata delle immigrazioni suscita apprensione. Si tratta di un’ansia e di una paura comprensibile che non va sottovalutata. Ma non dobbiamo farci vincere dall’ansia e dalla paura”.

MIGRANTI. MATTARELLA: CON ‘VIETARE INGRESSO’ NON SI GOVERNA FENOMENO

“Nessuno può augurarsi spostamenti migratori sempre più imponenti ma così rischia di avvenire se ci si illude di risolvere il problema con un ‘vietato l’ingresso’ e non governando il fenomeno con serietà e responsabilità”, dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Occorre “far crescere sul serio e presto il benessere delle persone in cui nei loro paesi hanno poco o nulla”.

 

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