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ROMA – Questa settimana la Camera è stata impegnata su due decreti del governo. Il primo riguardava sport e scuola, il secondo è il decreto casa. In entrambi i casi il dibattito è stato vivace, un confronto acceso tra maggioranza e opposizioni.
Per quanto riguarda il decreto sport e scuola la discussione parlamentare si è concentrata soprattutto sull’insegnamento. Tra le misure principali rivendicate dal ministro Valditara ci sono il potenziamento del sostegno agli alunni con disabilità e l’inclusione degli studenti stranieri. Il decreto prevede infatti un professore dedicato a insegnare l’italiano agli alunni stranieri. In materia di sostegno, invece, corsi di formazione per 85 mila insegnanti che oggi lavorano senza essere specializzati.
Il secondo decreto è il “salva casa”, o almeno questo è il nome che gli ha dato la Lega di Matteo Salvini, che l’ha fortemente voluto. Diverse le novità introdotte dalla Camera rispetto al testo uscito dal Consiglio dei ministri. Si allunga la lista degli interventi ammessi. Via libera, per esempio, alle mini abitazioni. La stanza-casa con bagno e cucina nello stesso ambiente, ma anche il lavatoio trasformato in mini abitazione potranno avere l’abitabilità. I requisiti vengono ridotti da 28 a 20 metri quadrati per una persona. Più facile il cambio di destinazione d’uso. Negozi, studi e uffici al piano terra o nei seminterrati potranno diventare case o b&b. Sconti anche per i lavori in sanatoria. Una parte dei proventi delle multe andrà ai Comuni per completare o demolire le opere incompiute.
Entrambi i decreti sono passati con i voti favorevoli della maggioranza e contrari delle opposizioni. Ora passano all’esame del Senato, che dovrà dare il via libera definitivo
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