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“Il futuro della sanità digitale in Italia è già qui, grazie all’adozione di tecnologie avanzate come il Fascicolo sanitario elettronico 2.0. Nell’ultimo Digital Decade Report dell’Ue, superiamo per la prima volta la media europea come punteggio di maturità sulla sanità digitale, passando dal 71% all’83%, un dato che dimostra l’impegno del nostro Paese nel migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi sanitari”. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, ha sottolineato i progressi fatti dall’Italia in ambito E-Health. “Stiamo creando una sanità innovativa e che vede il cittadino al centro di un ecosistema tecnologico avanzato e sicuro”, ha concluso.
Edison, Framatome e Politecnico di Milano hanno sottoscritto un accordo di cooperazione per la ricerca scientifica e tecnologica e per la formazione nel campo dell’energia nucleare. Le parti intendono mettere a fattor comune le rispettive conoscenze e competenze tecniche, al fine di sviluppare congiuntamente attività di ricerca, sviluppo e di innovazione per il settore nucleare. In particolare, l’accordo di cooperazione prevede l’esecuzione di programmi congiunti attraverso tirocini, tesi di master, tesi di dottorato, l’organizzazione di seminari, workshop e altre iniziative simili su argomenti tecnici di interesse comune. L’accordo prevede, inoltre, l’organizzazione di incontri e corsi di formazione per migliorare lo scambio di conoscenze ed esperienze e l’organizzazione di visite, per studenti e per i rispettivi dipendenti, dei siti e degli impianti produttivi Framatome, oltre che dei laboratori di ricerca del Politecnico di Milano e di Edison, al fine di accrescere lo scambio e la conoscenza reciproca.
Eni e ITQuanta uniscono le proprie forze nella joint venture Eniquantic, con l’ambizione di sviluppare una macchina quantistica integrata hardware e software, in grado di risolvere problemi complessi (ottimizzazione matematica, modellazione e simulazione, intelligenza artificiale) ed avviare specifiche e significative applicazioni del calcolo quantistico, a supporto della transizione energetica. Eniquantic, nello sviluppo della propria roadmap tecnologica, potrà beneficiare della capacità computazionale dei supercalcolatori Hpc (High Performance Computing) di Eni, sia per approfondire le possibili integrazioni tra le architetture quantistiche e quelle classiche, sia per sperimentare l’efficacia di algoritmi che simulano i principi della computazione quantistica su casi d’uso in ambito energetico di diretto interesse di Eni.
Le aziende italiane potenzialmente interessate alle estrazioni minerarie negli abissi non hanno specifiche politiche sul Deep Sea Mining, anzi alcune guardano con interesse all’avvio di questa nuova forma di sfruttamento delle risorse naturali. Fincantieri è l’azienda italiana più propensa a svilupparla, tanto da aver sottoscritto negli ultimi anni, sia con Saipem sia con Leonardo, accordi di collaborazione per le attività estrattive sui fondali. Lo rivela una nuova indagine di Greenpeace mentre a Kingston, in Giamaica, iniziano i lavori dell’Isa, l’autorità internazionale che deve regolamentare le estrazioni minerarie in mare. L’organizzazione ambientalista ha realizzato una mappatura di tredici aziende italiane interessate alle materie prime critiche: dalla difesa all’elettronica, dall’automotive al navale, dagli accumuli alle batterie, fino a quelle specializzate nei servizi e nelle tecnologie subacquee. “Nelle prossime settimane si giocherà una partita chiave per i nostri mari: i governi, incluso quello italiano, dovranno decidere se proteggere o sacrificare aree preziose del pianeta”, ha dichiarato Giuseppe Ungherese di Greenpeace Italia.
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