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Siccità, l’acqua di Novara va a Pavia. Cirio: “No alle guerre tra poveri”

Il presidente della Regione Piemonte interviene sul caso del consorzio Est Sesia, che ha deciso di dirottare l'acqua novarese nel territorio della Lombardia fortemente danneggiato dalla siccità

Pubblicato:19-07-2022 14:26
Ultimo aggiornamento:19-07-2022 14:26

alberto cirio imago
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TORINO – “Io avrò un incontro proprio tra un’ora con le autorità di riferimento territoriali cui noi abbiamo inviato una nota ben precisa: non si può decidere di non bagnare un pezzo di Piemonte per bagnare un pezzo di Lombardia, soprattutto all’insaputa di quello che è il proprietario dell’infrastruttura, che è la Regione”. Così il governatore del Piemonte Alberto Cirio a margine dell’incontro con Coldiretti Piemonte nella sede torinese dell’associazione degli agricoltori. Cirio ha fatto riferimento al caso del consorzio Est Sesia, che coopera a livello di risorse idriche con l’agricoltura novarese e ha deciso di dirottare l’acqua novarese nel territorio del pavese, fortemente danneggiato dalla siccità. Così facendo ha però chiuso le bocche del canale Cavour nel novarese.

Un atto che ha indispettito Cirio, che ha minacciato la diffida verso il consorzio. Il governatore del Piemonte però getta acqua sul fuoco: “Non vogliamo innescare la guerra dei poveri, perché le guerre dei poveri non portano da nessuna parte, ma vogliamo essere ben chiari: noi abbiamo l’esigenza di tutelare, in questa fase di emergenza, quello che è il raccolto ancora recuperabile. Perché una parte non è recuperabile”, prosegue il presidente della Regione Piemonte, “una parte dei danni che l’agricoltura piemontese e italiana hanno avuto vanno risarciti e basta, non ci sono altre strade. Però possiamo evitrare che si aggravino ulteriormente”.

“È il motivo per cui noi, in totale autonomia e senza che lo Stato ci aiutasse in modo particolare, con i nostri concessionari che hanno i bacini idroelettrici, che sono le uniche riserve d’acqua che in questo momento abbiamo, abbiamo definito lo svasamento, che è il rilascio d’acqua notturno per i canali. Naturalmente non risolve il problema”, conclude Cirio, “lo attenua e ti dà fiato per qualche giorno”.


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